Vini bianchi e Negroamaro iniziata la vendemmia di Cantina San Donaci

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Il carattere del principesco bianco Assina e il Negroamaro, il vitigno autoctono del Salento, entra nel vivo la vendemmia di Cantina San Donaci

Intensa come la felicità, frizzante come la gioia di un Momento. Sapido e di carattere come il principesco bianco Assina. Mille e una declinazioni di Negroamaro in Cantina San Donaci: dallo spumante, metodo classico, Momento, al bianco Assina fino ad arrivare agli importanti vini della linea Anticaia.

Magia della vendemmia, magia dei nettari di… vini che ne verranno. Con il taglio delle uve di Negroamaro, entra nel vivo la vendemmia in Cantina San Donaci, che, fondata nel 1933, è la più antica della provincia di Brindisi, la seconda di Puglia.

Mentre in cantina arrivavano i soci con le tipiche piccole ApeCar, simbolo di uno stile di vita tutto italiano, e anche con grandi camion, siamo andati tra i vigneti tra i tipici alberelli pugliesi dove uomini e donne festeggiano, oggi come nell’Antichità, il rito ancestrale della vendemmia.

Le abili e delicate mani delle donne raccolgono le uve, gli uomini prendono i tini carichi e li versano, profumate cascate, sul camion, pronti per raggiungere la cantina.

Commenta il presidente di Cantina San Donaci, Marco Pagano: “Quest’anno a causa della siccità faremo meno quantità, ma altissima qualità. Il caldo, i venti di tramontana ci hanno dato uve sanissime che promettono vini strepitosi”.

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Ma come mai da un vitigno a bacca nera come il Negroamaro che significa addirittura due volte nero… (niuru, nero in latino e mauros, nero in greco) si può ricavare un vino bianco?

“Il colore del vino viene dato dalla buccia”, spiega l’enologo di Cantina San Donaci, Andrea Scarafile. “Nel Negroamaro la buccia, anche se particolarmente scura, è sottile, mentre la polpa è bianca. Grazie alla pressatura soffice, durante la lavorazione, questo vitigno che caratterizza il nostro Salento ed è quanto mai duttile e, vinificato in purezza, dà vita a bianchi e spumanti sempre più apprezzati dai mercati italiani e internazionali”.

In campagna la vendemmia manuale inizia già dalle prime ore dell’alba. I grappoli sono stati lasciati leggermente appassire sulla pianta: caratteristica che conferisce un bouquet di profumi e di sapori intensi ai vini che ne nasceranno.

La Cantina è sempre più amata dai wine lovers che la scelgono per degustazioni e visite guidate. Il punto vendita si è attrezzato di una sala degustazioni dal tocco molto essenziale, fresco e dinamico. Anche la sala bottaia è raggiungibile da adesso con un ascensore, permettendo a chi ha problemi a camminare, di non perdersi un’esperienza straordinaria.

Si scende nel cuore della Cantina: i fermentini, dalle pareti impregnate di rosso-mosto, dove un tempo veniva conservato il vino, sono stati trasformati in un’affascinante bottaia custode della Storia della Viticoltura cooperativistica salentina, prossima a festeggiare, grazie a Cantina San Donaci, il suo primo e importante secolo di vita.

Intervista con il presidente Marco Pagano su FB

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ENTRA CON NOI NELL’AFFASCINANTE BOTTAIA DI CANTINA SAN DONACI

Carmen Mancarella