Roma, 20 dicembre 2024 – Un nuovo progetto di valorizzazione del patrimonio vitivinicolo del Nord della Puglia è stato ufficialmente presentato in occasione della sesta edizione di Beviamoci Sud Roma, prestigiosa kermesse dedicata alle eccellenze del vino del Meridione, ospitata all’Hotel Palatino dal 7 al 9 dicembre. Tra le oltre 50 aziende vitivinicole selezionate dai curatori Marco Cum, Andrea Petrini e Luciano Pignataro, un momento di particolare rilievo si è tenuto l’8 dicembre alle ore 18:00: la presentazione dell’Associazione “Terre d’Alta Puglia”.
Un progetto unico per il Nero di Troia
Durante la Masterclass intitolata “Le sfumature del Nero di Troia”, condotta da Luciano Pignataro, Saula Giusto e dai produttori associati, sono state proposte 12 etichette di Nero di Troia, declinato nelle sue diverse espressioni: dal rosato, allo spumante, al rosso in acciaio, barricato e passito. Questo momento non solo ha celebrato uno dei vitigni più rappresentativi della Puglia, ma ha anche rappresentato l’occasione per svelare il nuovo disciplinare dell’Associazione.
IL DISCIPLINARE DI TERRE D’ALTA PUGLIA
Il disciplinare, innovativo rispetto alle DOC esistenti, è stato concepito per promuovere standard qualitativi elevati e allinearsi alle più moderne tendenze agronomiche, enologiche e di mercato. Tra le caratteristiche distintive:
Densità minima d’impianto: 4.000 ceppi per ettaro;
Rendimenti limitati per ettaro: massimo 12 ton/ha per i vini spumante, bianchi e rosati, 10 ton/ha per i rossi, 8 ton/ha per i rossi Riserva e 6 ton/ha per i passiti;
Implementazione del Comitato Tecnico Scientifico, costituito da:
tre membri eletti tra gli agronomi/enologi delle cantine aderenti al disciplinare;
Dott. Vittorio Capozzi (Socio fondatore dell’Associazione e membro del CTS), Ricercatore, Istituto di scienze delle produzioni alimentari (ISPA) – Consiglio Nazionale delle Ricerche
Mariagiovanna Fragasso, (Membro CTS) Ricercatrice, Dipartimento DAFNE – Università di Foggia
Membri esterni del CTS: Dott.ssa Maria Francesca Cardone e Dott. Rocco Perniola, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA)
Un membro dell’ente di certificazione
Un nuovo percorso per la viticoltura pugliese
“Terre d’Alta Puglia” nasce con un obiettivo ambizioso: creare una sinergia tra i produttori per valorizzare la qualità delle uve e dei vini del territorio, certificandone l’autenticità attraverso un marchio collettivo. Questo marchio non solo rappresenterà l’eccellenza, ma sarà il simbolo di una nuova strada del vino, invitando enoturisti e appassionati a scoprire le tradizioni e il futuro di questa terra straordinaria.
L’invito al territorio e al futuro
L’Associazione ha sottolineato l’importanza di unire forze e risorse, unendo innovazione e tradizione per costruire un valore aggiunto per il territorio. “In Terre d’Alta Puglia abbiamo deciso di fare squadra: condividere idee e risorse per produrre vini straordinari, che raccontano la nostra storia, la nostra comunità e il nostro territorio.” Questo è un punto di partenza, dichiarano i produttori, saremo promotori di questo ambito progetto, con l’intento di allargare a tutte le realtà vitivinicole del nostro territorio che vorranno sposare questa iniziativa.
Prossimo appuntamento: un evento in Puglia per la presentazione ufficiale del nuovo marchio collettivo di qualità e della futura Strada del Vino Terre d’Alta Puglia.