Amadeus è stato ospite di Tony Severo e Rosario Pellecchia nel programma “105 Friends”.
Questi alcuni passaggi del suo intervento:
“In questi giorni provano tutti e trenta i cantanti, tutte e trenta le cover, bisogna essere sempre a teatro, solo i giorni più caldi. Quest’anno è ancora più difficile del solito fare un pronostico sulla vittoria, e ascoltando dal vivo le canzoni è ancora più difficile perché le performance dal vivo rendono il brano ancora più bello.
Saper stare sul palco è un valore aggiunto, la performance non è più quella di una volta con l’asta al centro, il cantante che cantava e se ne andava. Adesso ogni esibizione è una piccola performance con una coreografia, il look, gli abiti”.
Tony Severo: “Molti dicono saranno tre donne”
Amadeus: “L’anno scorso si disse sul podio dei cinque non c’è neanche una donna, potrebbe essere un anno femminile questo, perché no?”
“Io mi ascolto sempre le canzoni, anche qua in albergo e adesso non vedo l’ora che sia il pubblico ad ascoltarle e poi le radio a trasmetterle. Quando io le ascoltavo anche a settembre o ottobre per sceglierle uno dei luoghi per me ideali era la macchina mentre viaggiavo. L’ascolto in auto mi fa capire se ho voglia di sentire una canzone due volte di seguito oppure se dopo un po’ non mi va, è una percezione che ho io. Dovevo stare attento perché magari a settembre con il finestrino abbassato rischiavo che quello di fianco mi guardasse”
“Quest’anno faremo un po’ più tardi perché c’è il Glass di Fiorello che è fuori dal teatro Ariston, poi ci sarà la sua trasmissione che sarà dopo Sanremo.
Ci sono mille iniziative in città che è tornata a vivere un po’ come accadeva negli anni Ottanta quando voi e io facevamo gli inviati: locali, feste, c’è di tutto di più, verrà voglia di dormire poco per cinque giorni perché sarà come essere a Las Vegas”
“Festeggeremo i 70 anni di Romagna mia. Trasformeremo l’Ariston nella più grande balera d’Italia. Ci sarà tanta festa, tanta allegria. Festeggiamo questo mio quinto e ultimo Festival come per dire meno male, facciamo festa, se ne va”