Si è svolta domenica 22 e lunedì 23 maggio la quinta edizione del Roero Days ospitata nelle auliche sale della Reggia di Venaria, residenza sabauda del 17° secolo. Una full immersion di due giorni nel Roero, con i suoi panorami unici, una gastronomia d’eccezione e i suoi vini , il Roero Bianco e il Roero Rosso Docg, oltre 3000 i visitatori tra operatori del settore, giornalisti e appassionati che hanno avuto la possibilità di scoprire le nuove annate di oltre 70 produttori, e 400 etichette in degustazione.
Il presidente del Consorzio Tutela Roero, Francesco Monchiero. ha affermato “Il successo di questa edizione del Roero Days 2022 è da attribuire tra l’altro, alla location, una meraviglia della nostra Regione che non ha nulla da invidiare alle grandi residenze reali europee, ma soprattutto alla qualità dei nostri vini e allo stato di salute della nostra Docg, che rispetto allo scorso anno ha visto una crescita del +30% quanto a bottiglie certificate”.
Il pubblico presente, oltre agli assaggi, ha partecipato a seminari e momenti di approfondimento culturale, circa 300 persone hanno preso parte ai laboratori di degustazione speciali verticali di Roero e Roero Arneis; condotte da nomi autorevoli del mondo del vino: Dario Cappelloni, Gianni Fabrizio, Fabio Gallo, Giancarlo Gariglio, Vittorio Manganelli e Paolo Zaccaria. Grande interesse nei presenti ha suscitato la mostra fotografica “Roero” a cura di Carlo Avataneo, un suggestivo omaggio di questa variegata terra del Piemonte, Patrimonio Unesco, colline, fiumi, castelli, fotografati nelle varie stagioni , immagini che raccontano i vari aspetti del Roero e il lavoro dell’uomo.
Durante la seconda giornata della Kermesse , è avvenuta la presentazione del libro “Roero, la civiltà dell’Arneis e del Nebbiolo” di Luciano Bertello e Baldassarre Molino sotto la guida di Vittorio Manganelli, hanno dialogato con i giornalisti Mario Calabresi e Carlo Grande. Si tratta di un’opera voluta dal Consorzio di tutela Roero, uno strumento che vuol far conoscere la ricchezza e la vivacità di un’area tanto bella dal punto di vista del paesaggio quanto ricca di un originale patrimonio enologico. Realizzata dal Consorzio di tutela Roero, non si tratta dell’ennesima guida turistica ma è uno strumento grafico per far conoscere la ricchezza del territorio e il suo patrimonio enologico. A margine della presentazione è stato assegnato il riconoscimento di “Pioniere dell’Arneis” agli accademici Anna Schneider, Vincenzo Gerbi e Franco Mannini per il loro impegno per la ricerca dei cloni più idonei per questa tipologia. Un contributo importante, che permette di garantire la ricchezza di biodiversità di un vitigno che si sta affermando in modo straordinario.
I due giorni dedicati al Roero Days si sono conclusi nel migliore dei modi, con un pranzo allestito nelle sale della Reggia di Venaria, al quale hanno partecipato 250 invitati , il menu è stato realizzato da chef in rappresentanza di vari ristoranti del Roero: Andrea Ferrucci (Ristorante Marcelin), Andrea Sperone (Ristorante Belvedere Roero), Davide Sproviero e Fabio Poppa (Ristorante Le Scuderie del Castello) e Stefano Paganini (Ristorante Alla Corte degli Alfieri). I patti creati per l’occasione sono un omaggio ai grandi classici della gastronomia piemontese, gli asparagi, le Nocciole Piemonte IGP, il ragù bianco di coniglio, la Robiola DOP di Roccaverano, la carne di Fassona al tartufo nero e un insuperabile dessert Rosso ciliegia , il tutto accompagnato dai grandi vini, Roero Metodo Classico, Bianco, Rosso, Rosso Superiore del 2001.
Il successo di questa edizione dei Roero Days conferma l’apprezzamento e la crescita esponenziale del pubblico, non solo di addetti ai lavori. La manifestazione + itinerante, l’edizione del 2023 si svolgerà in un’altra regione italiana.
di BRUNO MUSSO