“Quarta Repubblica” Corrado Broli, ex manager e amico di Mike Lynch, il magnate inglese morto nel naufragio del Bayesian

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«Lui (Mike Lynch, ndr) aveva subito un processo lunghissimo dal quale è uscito completamente assolto. L’ho sentito l’ultima volta per il suo compleanno, era il 16 giugno, era sollevato e felice di essere finalmente libero e soprattutto era felice di poter essersi ricongiunto con la famiglia perché lui era stato a San Francisco un anno e mezzo ai domiciliari quindi era veramente felice e voleva ricominciare una nuova vita». Così Corrado Broli, ex manager e amico intimo di Mike Lynch, il magnate inglese morto nel naufragio del Bayesian, in un’intervista che andrà in onda questa sera a “Quarta Repubblica”, il talk show condotto da Nicola Porro in prima serata su Retequattro.

E aggiunge: «Si era tolto un peso enorme, una spada di Damocle che si è portato sulla testa per quasi dieci anni e con una grande voglia di ricominciare. Questa gita in barca appunto aveva questo significato».

Sul loro rapporto l’ex manager spiega: «Io ho lavorato con lui 25 anni quindi lo conoscevo bene, dal ’99. Conoscevo bene lui e ovviamente la moglie, la famiglia: c’era un rapporto che andava oltre il rapporto di lavoro quindi un rapporto di amicizia».


Sull’imbarcazione e sull’incidente, Corrado Broli racconta: «Io sono stato diverse volte su questa barca, era una barca fantastica devo dire. Io non ho mai conosciuto questo comandante, conoscevo bene quello precedente invece. Una barca con delle cabine veramente lussuose.. poi le Perini sono famose per tutta una serie di automatismi, praticamente si pilotano direttamente da una centralina e tutto viene svolto in automatico. In considerazione proprio di tutti gli automatismi che erano a bordo un portellone aperto non poteva sfuggire, gli oblò sono sigillati quindi è impossibile aprirli. Il percorso dalle cabine all’uscita è breve perché c’è una scaletta che porta al ponte ci sono degli scalini, 7- 8 scalini. Deve essere successo qualche cosa di anomalo al di là delle condizioni meteorologiche. Per me sono assolutamente delle coincidenze: certo, dall’esterno fa scalpore che il giorno prima fosse morto Stephen Chamberlain che era coimputato con Mike Lynch. Poi sono morti lui, l’avvocato, un testimone insomma …È chiaro che le coincidenze ci sono e sono tante però per me non si tratta assolutamente di un complotto».

E ancora, Corrado Brodi conclude: «La moglie non parla, non comunica con nessuno, soltanto un messaggio. Come persona, come uomo, era una persona straordinaria di una sensibilità di una generosità credo uniche. Che Mike potesse fare uso di alcol o droga lo escludo per come l’ho conosciuto, nella maniera più assoluta. Era una persona assortamente felice di poter riprendere a vivere serenamente. Non riesco immaginare niente di peggio. Io penso che lei fosse in cabina con Mike e che Mike abbia detto “tu vai, salvati e io vado a cercare Hannah”. Perché ovviamente sapeva che era in una cabina lì accanto».