Il caso di Francesco De Paolis, morto la sera di Capodanno dopo essersi ecato al Ponto Soccorso del San Camillo di Roma.
La compagna Chiara Romei, il legale e la prima moglie di lui ospiti di “Pomeriggio Cinque”
«“Ora è attaccato alla macchina perché gli abbiamo fatto la tracheotomia” e “ora è attaccato, però i battiti del cuore sono bassi”. Io ho detto “portatemi, fatemi entrare, magari sente la mia voce e Francesco si riprende.” Niente, mi hanno fatto entrare e l’ho trovato lì steso sul lettino con i valori già bassi». Sono le parole di Chiara Romei, la compagna di Francesco De Paolis, pronunciate oggi a “Pomeriggio Cinque”, il programma condotto da Myrta Merlino, su Canale 5. La donna era ospite della trasmissione insieme all’avvocato Cesare Antemomaso e alla prima moglie di Francesco De Paolis, il quarantaquattrenne morto la sera di Capodanno al San Camillo di Roma, dove si era recato per un forte mal di gola.
«Dopo dieci minuti che ero lì, che stringevo la mano, che gli parlavo, ha smesso di battere il cuore – continua la moglie della vittima – e ho provato a dire alla dottoressa “ma non si può fare l’ultimo tentativo?” Penso sia giusto dopo quattro tentativi».
Nel corso della puntata prende la parola anche l’avvocato Antemomaso: «In realtà il problema di Francesco era che era allergico al principio attivo dell’Augmentin, quindi all’antibiotico. Di fatto, non potendo più deglutire, era andato al Pronto Soccorso anche per avere, non essendo raggiungibile la notte tra l’ultimo e il primo giorno dell’anno il medico di famiglia, una terapia alternativa che gli consentisse di deglutire.». Poi, conclude: «È possibile che un uomo in condizioni di fine vita ingravescenti, come diceva il professor Bassetti, che si stanno aggravando di più debba, appunto, morire di fatto strozzato senza il supporto. Senza poter stringere una mano, poter parlare con la persona amata? Incredibile. È anche un fatto di dignità, al di là di quelle che saranno le responsabilità che accerterà o meno la magistratura, una struttura dovrebbe garantire esattamente questo».