Elettrizzante, innovativa, coraggiosa, Notte della Taranta 2022 che brinda così con lo straordinario maestro concertatore Dardust e 200mila spettatori, ai suoi primi 25 anni di vita.
Già mettendo piede per le vie di Melpignano, un’ora prima dell’inizio del concerto, l’aria è elettrizzante e si percepisce che sarà la Notte della Taranta più bella di sempre, sia per l’innovazione nei ritmi che per la voglia liberatoria di vivere, dopo i durissimi anni della pandemia. La gente balla per strada pizzica anche su musica pop, forma le ronde con i tamburelli e le donne accennano passi di seduzione per ammaliare i loro uomini. Un turista campano consiglia alla moglie di far scrivere sul tamburello appena acquistato la frase: AMU LU SALENTU.
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In piazza sono già 100mila ad assistere al concerto degli Après la Classe che, guidati dal loro manager Alessandro Pizzuto, infiammano già la piazza.
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E’ la forza vitale del tamburello ad incedere in tutti i brani. Dardust dà subito un messaggio forte e chiaro sin nell’incipit, in cui i tamburelli irrompono tumultuosi e trascinano già in un ritmo violento e al tempo stesso dolcissimo, passionale e catartico il pubblico. E poi i tamburelli travolgeranno il pubblico e saranno la struttura portante di tutti i brani della tradizione musicale salentina contaminati con musica pop, suggestioni rock fino ad arrivare alla grande cultura napoletana…
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Dardust dirige e si diverte. Si vede che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e durante il Concertone se lo sta riprendendo. Entra Simone Bersani che quando vede l’enorme marea di gente ai suoi piedi si emoziona. Viene preso per un attimo dallo sgomento, ma poi si riprende e padroneggia tutto alla perfezione, Attento a non sbagliare intona: Lu Ruciu te lu mare… la canzone d’amore per eccellenza della pizzica salentina… E poi si diverte con il brano Chicco e Spillo.
LA SCENOGRAFIA RACCONTA UNA SOCIETA’ MULTICULTURALE E POLIEDRICA
Anche la prima scenografia sulla pizzica di Aradeo, firmata come tutte da IRMA DI PAOLA dà il senso del concerto e del Salento tutto: i cantanti storici della Notte, Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galeanda e Giancarlo Paglialunga vengono circondati da una famiglia contadina con i suoi vicini di casa, che lentamente si allarga fino a rappresentare la pluralità della nostra società. Rappresenta l’anima del Salento, da sempre un popolo aperto alle tradizioni e alle culture degli altri popoli che assimila e fa sue, diventando sempre più ricco.
Il concerto alterna ritmi forti a canzoni della pizzica d’amore dolcissime. Sublime l’interpretazione di Aremu di Alessandra Caiulo accompagnata dall’arpa di Kety Fusco.
Elodie incendia la piazza con la pizzica di San Vito che sente dentro. Ci getta l’anima e abbraccia più volte il maestro concertatore felice di essere sul palco della Taranta.
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E’ la Notte delle Stelle: incede finalmente il tanto atteso Stromae con il suo Alors Dans. Neppure il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano resiste alla tentazione di filmare, con il telefonino, la sua esibizione. Come tutte le stelle Stromae canta un solo brano e si concede poco. Ma cattura e affascina.
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Ma altre stelle incedono sulla piazza di Melpignano sono Nicoletta Manni, prima ballerina della Scala e il suo fidanzato, il famoso ballerino Timofej Adrijashenko, che chiedendola in sposa, danzando all’Arena di Verona, ha emozionato il mondo. Nicoletta e Timofej sono lì. Sembrano un principe e una principessa innamorati e bellissimi. Lei ha danzato la pizzica sul Palco della Notte nel 2017 ed è originaria di Galatina, la città culla del tarantismo: “Adoro danzare la pizzica, che è una danza liberatoria”, dice.
Appaiono nel momento più poetico della serata: il Tributo a Pierpaolo Pasolini cantato da Enza Pagliara. Il grande Pasolini era stato nella Grecia salentina a studiarne la lingua e i costumi, proprio qualche giorno prima di essere ucciso.
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Vibrante l’interpretazione di Marco Mengoni in Klama, Pianto, lo struggente canto d’amore che racconta gli anni e anni di emigrazione dei salentini verso posti lontani come la Germania, la Svizzera… per andare a lavorare nelle miniere e molto spesso morire! Mengoni ci ha gettato dentro il cuore facendo vibrare il popolo della Taranta.
La Notte andrà in onda alle 23.15 su Rai Uno il primo settembre. A condurla saranno il critico musicale Gino Castaldo e Madame che ha incantato il pubblico, cantando con Salvatore Cavallo Galeando EC EC.
Straordinari come sempre i cantanti Consuelo Alfieri, Alessandra Caiulo, Stefania Morciano, Enza Pagliara, Antonio Amato, Salvatore Cavallo Galenda e Giancarlo Paglialunga, volti storici della Notte e i musicisti dell’Orchestra popolare Notte della Taranta: Giuseppe Astore, Nico Berardi, Valerio Combass Bruno, Alessandro Chiga, Roberto Chiga, Leonardo Cordella, Antonio Dema Demariani, Carlo De Pascali, Roberto Gemma, Giuseppe Grassi, Gianluca Longo, Alessandro Monteduro, Gioele Nuzzo, Attilio Turrisi.
Meraviglioso il corpo di ballo composto da Mihaela Coluccia, Cristina Frassanito, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino, Veronica Mele, Stefano Campagna, Andrea Caracuta, Marco Martano, Fabrizio Nigri e Mattia Politi. Ospiti i ballerini: Serena Pomer, Vittoria Markov, Gabriele Riccio, Alessandro Covarelli, Gabriele Virgilio e Francesco Cariello.
Tra i 200mila che hanno assistito alla Notte della Taranta c’erano anche delegazioni composte da uomini e donne provenienti dalla vicina Grecia, una terra alla quale il Salento è legato da sempre.
Elettrizzante, vivace, unica Notte della Taranta 2022 che ha fatto rinascere la voglia di vivere al ritmo incessante del tamburello.
Carmen Mancarella
(direttrice responsabile della rivista di turismo e cultura del Salento, Spiagge)
(Foto: Carmen Mancarella)