Dal 24 aprile al 15 settembre 2024 (chiusura il lunedì ) una grande mostra dedicata all’opera ed al complesso e variegato universo creativo di Italo Cremona.
Una rassegna antologica che ripercorre l’intera smisurata produzione del poliedrico artista.
La mostra, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Elena Volpato, è frutto della collaborazione tra la GAM di Torino e il Mart di Rovereto, dove la mostra si trasferirà il prossimo autunno, sotto l’ egida di Vittorio Sgarbi.
Il notturno è uno dei temi della pittura di Italo Cremona, una condizione espressiva, esistenziale e filosofica che produce sogni, incubi, apparizioni, immagini fantastiche. “Tutto il resto è profonda notte” è la frase con cui Cremona aveva concluso uno dei testi di “Acetilene”, rubrica che negli anni cinquanta firmava per “Paragone”, la rivista di Roberto Longhi. Pittore-scrittore, intellettuale poliedrico ed eccentrico, nei dipinti e negli scritti Italo Cremona ha indagato la Zona ombra (titolo di un suo libro edito da Einaudi nella serie bianca dei “Coralli”): un territorio capiente, dove il buio entra in contatto con la luce attraverso lampi vividi o barlumi; attraverso il chiarore di una lampada ad acetilene (il lume usato un tempo da minatori e speleologi) o la scia di una stella cadente, come nel romanzo distopico La coda della cometa.
Tutto il resto è profonda notte è dunque un titolo-insegna, la chiave scelta per tracciare un percorso espositivo dedicato all’intero arco della pittura di Italo Cremona, dalle prime prove giovanili di metà anni Venti fino alle opere della prima metà degli anni Settanta, dalle nature morte prossime alle atmosfere del Realismo magico alla visionarietà del “surrealista indipendente”, come amava definirsi.
Grazie a una ricerca capillare, la mostra presenta numerose opere provenienti da collezioni private e prestiti da istituzioni come il Museo Casa Mollino (Ritratto di Carlo Mollino del 1928), l’Archivio Salvo (Autoritratto giovanile del 1926) la Collezione Bottari Lattes (Vittoria sul cavallo di gesso, 1940), la Collezione Rai – Radiotelevisione Italiana di Torino (Piccolo Golem, 1940).
In parallelo alla mostra principale, la Casa d’ Aste s. Agostino ( corso Tassoni 56) presenta altre opere dell’ artista lombardo (provenienti da collezioni private) vissuto per lungo tempo e morto a Torino, a pochi passi dalla stessa Gam in via Assietta. Chi scrive ha conosciuto personalmente Italo Cremona (e la sua mitica Austin A 40) essendo stato all’ Università fra gli allievi più attenti alle lezioni della consorte dell’ artista, la professoressa Dalla Casa docente di economia politica, sopravvissuta al marito per oltre 20 anni.
La GAM è uno dei più importanti musei di arte moderna e contemporanea d’Italia. Oggi le sue collezioni si compongono oltre 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie a cui si aggiungono una ricca collezione di disegni e incisioni e una tra le più importanti collezioni europee di film e video d’artista. Forte di questo patrimonio la GAM tiene fede al proprio originario impegno sul fronte della ricerca contemporanea intessendo un continuo rimando tra le proprie opere storiche e il dibattito culturale odierno, ponendo in stretta correlazione il proprio programma espositivo sul rapporto tra stretta contemporaneità e raccolte storiche. Dalla fine di ottobre 2009 le opere delle collezioni sono esposte secondo 4 percorsi tematici che mutano nel tempo, assicurando al visitatore una sempre nuova scoperta delle collezioni e la possibilità di una rinnovata analisi dei propri capolavori.
La Videoteca GAM è la prima collezione museale italiana dedicata alla storia del video e del cinema d’artista internazionali. La collezione di Video d’Artista e l’Archivio del Documentario sull’Arte sono stati digitalizzati e raccolti in un sistema che permette di accedere all’intero database direttamente dalle postazioni sistemate negli spazi della videoteca.