Cosa legava Gennaro Sangiuliano a Maria Rosaria Boccia? Cosa dice la donna negli audio, del tutto inediti, sulla loro presunta relazione? A ricostruire l’intera vicenda è Alessandro Sortino, nel servizio de “Le Iene” in onda stasera, domenica 3 novembre, in prima serata, su Italia 1, con una serie di esclusive.
Si parte dalla sequenza di selfie che il ministro sanguinante si è scattato appena ferito davanti allo specchio di un bagno in un albergo a Sanremo, confluiti poi in un esposto per aggressione nei confronti della donna. Spazio poi alla chat tra i due, mai apparsa, in cui l’imprenditrice di Pompei chiede al ministro di aver accesso da remoto al suo cellulare. E ancora, le testimonianze di due ex di Maria Rosaria Boccia. Infine: cosa racconta, in esclusiva, il paparazzo che ha firmato lo scoop dell’estate? Chi e da dove chiamava, la voce femminile che aveva deciso di dare in pasto alla stampa la frequentazione tra Boccia e Sangiuliano?
Sangiuliano ha confessato in tv di avere avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia ma, negli audio esclusivi in possesso della trasmissione di Italia 1, la donna nega di aver avuto col ministro una vera e propria intimità. Parlando con Pasquale Aliberti, il sindaco di Scafati, la cittadina che confina con Pompei, la Boccia è un fiume in piena. Prima gli dice: «Guarda, non c’è stato neanche un bacio tra me e il ministro.». Poi, aggiunge: «Ti dico una cosa, domani escono delle foto su Oggi, te le posso anticipare dove Oggi dice che è uno scoop, no? Dove, in nessuna foto ci baciamo, ci abbracciamo, io ho dei fogli in mano del lavoro, lui va avanti e io vado dietro come si fa sempre con i ministri.». Non solo la donna nega l’esistenza di una relazione, rivendica di non essere stata lei a parlarne, anzi si sente vittima di una indebita violazione della sua privacy. E sembra che abbia tenuto il punto anche nelle sue conversazioni col sindaco. Aliberti racconta a Sortino: «Io non faccio nessuna domanda, è lei che mi dice esplicitamente che non ha avuto nessuna relazione col ministro Sangiuliano. Ma, dico, non vi siete neanche baciati?». La Boccia gli risponde: «No. Lui come prova che abbiamo avuto una storia? Abbiamo dormito insieme? Me lo dimostri.». La donna continua: «Secondo te, ci fosse stato una sola foto, una compromettente, non sarebbe già uscita? È uscita quella sulla piscina…E te l’ho detto, non eravamo fidanzati, perché ti devo portare fuori pista?». «E vi siete mai dati un bacio?».Le chiede il sindaco.«No», risponde lei. «Quindi non sei stata mai fidanzata con questo?», rincara lui ma la Boccia risponde di no anche questa volta. E aggiunge: «…Perché io con il mio fidanzato non mi mando solo il bacetto, perché io con un uomo con cui ho una relazione mi mando messaggi tipo sto andando qua, sto andando là, gli potrei anche mandare qualche messaggio piccante, potrei fare quel che ca**o voglio e noi ci siamo mandati solo alcuni messaggini, cuoricini, eccetera. Lui non mi ha mai chiamata amante e non mi ha mai detto abbiamo una relazione. Io, punto per punto, ogni giorno, ho smentito quello che lui ha detto. Lui sa benissimo che io ho le prove di tutto. Io potrei dire veramente tantissime cose e io gliel’ho detto a lui: “io non le dico però tu mi devi chiedere scusa perché mi hai buttato in una situazione non vera”.» Infine, conclude la donna: «Ascolta bene queste parole che ho detto fin troppo.». Ma la frase più importante che il sindaco fa ascoltare alla Iena riguarderebbe i motivi che avrebbero portato la Boccia a uscire pubblicamente sulla vicenda: «E io mi sono sentita amareggiata quando lui mi ha tolto l’incarico e quindi ho deciso di sputtanarlo perché non avevo avuto quello che volevo e quindi l’ho sputtanato.». Alessandro Sortino precisa che l’audio ascoltato non è integrale, e non si può essere certi che Maria Rosaria stia riferendo quello che l’ha spinta davvero a comportarsi così o se invece stia riportando soltanto un’intenzione che altri le attribuiscono.
Gli audio inediti, di cui non si può sapere se la Boccia parla di se stessa o del pensiero di altri su di lei, vanno inseriti nel contesto di quanto accaduto: lei annuncia sui social di aver ricevuto una nomina nel momento in cui ha capito che l’iter di quella nomina non si sarebbe perfezionato, ma è anche vero che quel l’iter era stato davvero avviato e che risulta che quel ruolo, nei fatti, lei lo avesse davvero svolto, come testimoniato anche da uomini delle istituzioni, come il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio: «(Sangiuliano, ndr.)Sempre lui è venuto insieme ad uno staff di persone, tra i quali la Boccia.», Sortino chiede se lei fosse nello staff: «Nello staff, sì», risponde.
Giovedì scorso Maria Rosaria Boccia è stata intervistata in tv e, a precisa domanda del conduttore di La7 che citava il documento mostrato in esclusiva domenica scorsa da “Le Iene” (il documento firmato dall’ex ministro che svelerebbe che la Boccia sarebbe in possesso della chiave d’oro, ndr.), ha risposto: «Io non ce l’ho». Una cosa però è certa: quando l’ex ministro riceve la chiave d’oro a Pompei, ha sulla testa un vistoso cerotto: era il 23 luglio.
La settimana scorsa, la trasmissione “Report” ha pubblicato due foto della fronte ferita di Sangiuliano. Intervistata la Boccia non ha risposto sull’origine del taglio ma ha rilanciato chiedendo di datare le foto, cosa che Le Iene sono in grado di fare per la prima volta in tv.
Ricapitolando i fatti:il 16 luglio i due si trovano a Sanremo, dove il ministro è stato invitato per un convegno. A Sanremo ci sono anche due “paparazzi” che lo attendono, Max Scarfone e Alex Fiumara, autore delle prime foto che ritraevano Sangiuliano e la Boccia e che hanno dato vita allo scoop politico dell’estate.
Ma perché il 16 luglio Fiumara e Scarfone erano a Sanremo per seguire un anonimo convegno di un ministro? Il fotografo lo racconta, per la prima volta, all’inviato del programma: «Al 6 luglio ricevo una chiamata anonima dove la voce di una persona con forte accento romano mi fa: “Ti devo dare uno scoop enorme, pazzesco. Farai i soldi.” Pensavo fosse uno scherzo. Fa: “Guarda, a giorni ti chiamo, tieniti pronto perché ti faccio svoltare”. E mette giù.». Due giorni dopo questa telefonata anonima ne arriva un’altra, è l’8 luglio. Fiumara racconta: «Sempre con chiamata anonima, una donna con accento romano: “Senti, prendi nota perché t’ha chiamato un mio collega per darti una notizia e senti le indicazioni che serviranno per fare questo servizio.” Mi dice: “senti, il ministro Sangiuliano ha l’amante.” E io rido. Rido perché non lo vedo uno che tradisce la moglie, è un buono, è bello carino… non me lo immagino!». Stavolta le fonti fanno dei nomi: il ministro Sangiuliano avrebbe un amante. Non solo, questa amante avrebbe assunto un ruolo nelle stanze del Ministero che darebbe fastidio a qualcuno. Il paparazzo prosegue con il racconto: «Mi dice: “Guarda, la sua amante è una donna che è dentro il Ministero dove lui lavora, che sta mettendo in difficoltà molte persone perché fa come vuole all’interno degli uffici. Noi abbiamo provato a fermarla in tutti i modi, non c’è verso, adesso la diamo in pasto alla stampa, così vediamo se si ferma.”». Ascoltando queste parole Sortino gli chiede se la sua impressione è che ci fosse qualcuno del ministero dietro questa telefonata. «Assolutamente sì», risponde Fiumara, aggiungendo anche altri dettagli della telefonata che riceve: «Questa situazione sta mettendo in difficoltà anche gli uomini della scorta». Fiumara è perplesso. Spiega che Sangiuliano non è un nome che “tira” al contrario di altri, ma la chiamata anonima gli ha dato anche una dritta: «“Verranno a Sanremo insieme, te li troverai belli belli in vacanza perché devono fare una presentazione di un libro presso il Teatro del Casinò di Sanremo”.». Sul profilo Instagram di Maria Rosaria Boccia ci sono parecchie foto con il ministro, ma in una Fiumara riconosce l’hotel di Sanremo dove la foto è scattata, quindi parte verso la città ligure, accompagnato dal suo collega, con lo scopo di immortalare la coppia. Nel primo hotel i fotografi non trovano nessuno, allora si appostano di fronte al casinò dove Sangiuliano dovrà presentare il libro. È lì che i due vengono fotografati per la prima volta. Fiumara dice: «Qui è l’arrivo, quindi prima impallinata, lei ha la cartellina a fianco a lui.». L’occhio esperto dei fotografi nota che manca la fede nonostante il ministro sia sposato: «A un certo punto Max (Scarfone, ndr.) mi fa: “Anvedi non c’ha la fede”. Avevamo visto che aveva fatto un evento a Riva Ligure e lì la fede ce l’aveva. Max mi dice: “Questa è la prova del nove, sono insieme”.». Sangiuliano e Boccia si dirigono poi in un hotel dove risultache dispongono di due camere separate, per i paparazzi un buco nell’acqua. E infatti Fiumara racconta: «Il servizio così non valeva niente. Torniamo davanti all’albergo e ci mettiamo a vedere loro che escono.». Sono le 07:30 del mattino del 17 luglio. Fiumara conclude: «Questa è la prima mia foto del mattino, si nota il trolley. Lei completamente struccata. Un evidente vistoso graffio sulla testa del ministro, è successo qualcosa per forza, perché noi lo accompagniamo in albergo sano e mi esce bollato, fino quasi all’occhio.».
Subito dopo l’incidente il ministro corre in bagno, sta sanguinando, ma è abbastanza lucido da scattarsi delle foto con lo smartphone che ha la cover del ministero della cultura. Oltre alla ferita sanguinante sulla fronte, si nota anche del sangue sulla guancia sinistra, dei segni che sembrano graffi sul lato destro del collo, e del sangue sulle dita della mano destra. Poi, in basso, l’estremità di una borsetta femminile. Gli autoscatti sono quattro, tutti a testimoniare la ferita di Sangiuliano, prodotti nella notte tra il 16 e il 17 luglio. A completare la storia della ferita, ci sono le foto scattate dal paparazzo Alex Fiumara il 17 mattina alle 7,30, la prima volta che il ministro appare in pubblico con un segno in testa. Poi le foto con la ferita in evidenza apparse su Report e poi riprese da giornali e siti con su scritto “prima” e “dopo”. Maria Rosaria Boccia su quelle foto giovedì sera a Piazzapulita avanza una richiesta: «Bisognerebbe anche datare il giorno che ha messo i punti eccetera.». Le Iene chiariscono il tutto parlando con un chirurgo che spiega che per accostare i margini della ferita sono stati utilizzati dei punti di sutura, che il gonfiore non è causato dal trauma ma dall’utilizzo di un anestetico locale e che la ferita è stata assolutamente trattata.
A prescindere da tutto i rapporti tra i due proseguono, e qualche giorno dopo la Boccia avanzerebbe al ministro una richiesta un po’ insolita che “Le Iene” mostrano in esclusiva. La donna chiederebbe di controllare il telefono del ministro non solo in presenza, ma anche a distanza. A quanto pare il ministro si rifiuterebbe e lei allora chiederebbe spiegazioni con una certa insistenza. Questo il contenuto della chat tra i due:
MRB: Quindi posso vedere il cell quando sai che ci vediamo e hai il tempo di sistemarlo?
GS: Non ho nulla da sistemare
MRB: Quindi lo posso vedere sempre? Cosa cambia se sei in presenza?
GS: Da remoto no
GS: Solo in presenza
MRB: Lo hai scritto molte volte…io ti chiedo il motivo
GS: Perché nel mio telefono non ci sono solo wp privati ma anche istituzionali. Tipo chat ministri, per le quali si impone riservatezza. Sindaci, presidenti (di, ndr.) regione etc
GS: Non sono cose che puoi leggere
Fatto sta che nonostante la ferita sulla fronte e le richieste insolite, il ministro fa procedere l’iter del decreto di nomina, però poi ci ripensa.