La Milanesiana alla Reggia di Venaria

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Dal 26 giugno al 24 settembre LA MILANESIANA, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, ospita la mostra “Le rose di Stefano Di Stasio” alla Reggia di Venaria (Venaria Reale – Torino, Piazza della Repubblica 4) che espone 16 oli su tela di Stefano Di Stasio, tra i pionieri del ritorno alla pittura figurativa a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, radicalmente in antitesi con l’azzeramento operato dalle ultime neoavanguardie degli anni Settanta.

L’artista propone un’arte visionaria che, pur con un realismo narrativo precisissimo, delinea una dimensione lontana dal tempo della cronaca, quasi metafisica, certamente enigmatica.
«Per cento anni il Novecento ha goduto nel rompere il giocattolo della pittura, per vedere cosa c’era dentro. Fu gesto necessario, ma nel disincanto. Si cercò, allora, una nuova magia. Dalla fine degli anni Settanta, per me fu magia ricomporre i pezzi del giocattolo, nella ritrovata illusione delle immagini dipinte. Mi sono venuti incontro miti e figure, uomini, donne, interni, paesaggi, natura, animali, piante, fiori… Tra i fiori trionfa la rosa, bellezza e pericolo, compagni del quotidiano» Stefano Di Stasio
«Il giusto mezzo, la giusta proporzione tra le cose sono il grimaldello con cui Di Stasio spalanca una nuova dimensione, mostrando l’enigma della realtà. Mi è sembrato che la Rosa / le Rose offrissero un’ulteriore possibilità agli enigmi di Di Stasio. In realtà lui non ci abbandona di fronte all’Enigma, ma, a volte, indica la soluzione, togliendola dall’oscurità e dandogli la forma e il profumo e il colore di una rosa» Elisabetta Sgarbi
L’inaugurazione sarà mercoledì 26 giugno alle 20.00, interverranno Stefano Di Stasio, Vittorio Sgarbi ed Elisabetta Sgarbi.
Per partecipare all’inaugurazione, prenotarsi al seguente link: www.eventbrite.com/e/biglietti-le-rose-di-stefano-di-stasio-908169197517?aff=ebdsshios.

Stefano Di Stasio – Quasi Ulisse-1995

La mostra è a cura di Elisabetta Sgarbi.
Progetto di allestimento Luca Volpatti.
In collaborazione con Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e Ciaccio Arte.
Apertura mostra “Le rose di Stefano Di Stasio”: dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 17.00; sabato, domenica e festivi: dalle 9.30 alle 18.00.

A seguire, sempre il 26 maggio all’interno del complesso della Reggia di Venaria Reale, alle ore 21.00 nella Cappella di Sant’Uberto si terrà “CARAVAGGIO” di e con VITTORIO SGARBI per il ciclo RINASCIMENTI E SCOPERTE dedicato ai maestri dell’arte. Vittorio Sgarbi racconterà un Caravaggio sorprendente e soprattutto estremamente contemporaneo. Sgarbi ha pubblicato “Caravaggio. Il punto di vista del cavallo” (nuova edizione 2021, La nave di Teseo).

Saluti Istituzionali di Guido Curto (Direttore della Reggia di Venaria Reale). Introduce Elisabetta Sgarbi.
In collaborazione con Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

Ingresso gratuito su prenotazione al seguente link: www.eventbrite.com/e/biglietti-rinascimenti-e-scoperte-2-vittorio-sgarbi-caravaggio-908173249637?aff=ebdsshios

Biografie
Stefano Di Stasio
Nasce a Napoli nel 1948, ma la famiglia si trasferisce a Roma nel 1950. Attualmente vive tra Roma e Spoleto.
Fin da bambino si esercita nel disegno e nella pittura, guardando alla grande arte del passato, ma i primi anni di mature esperienze pittoriche sono prevalentemente in ambito astratto.
Nel 1977-78 Di Stasio apre assieme ad alcuni amici uno spazio autogestito a Roma chiamato La Stanza. Qui sperimenta un’arte d’installazione extra-pittorica, ma è in tale spazio che, pur nell’ambito delle installazioni,
espone nel 1978 un grande autoritratto a olio di sapore ottocentesco, come gesto provocatore e d’inversione di rotta, rispetto a quella che ormai sembrava l’“accademizzazione” dell’avanguardia. L’evento viene notato da Plinio De Martiis, il quale lo invita a esporre le sue opere nella celebre galleria de La Tartaruga, in collettive e personali dedicate al nuovo ritorno alla pittura. Nel 1982 partecipa ad Aperto ’82 alla Biennale di Venezia. Nel 1984 viene invitato da Maurizio Calvesi con una sala personale, ad Arte Allo Specchio, mostra centrale della Biennale di Venezia. Nel 1994 inizia la collaborazione con la galleria L’Attico di Fabio Sargentini, dove nello stesso anno espone in una personale e poi successivamente in varie collettive. Nel 1995 partecipa alla Biennale di Venezia con una sala personale nel padiglione centrale. Tra i musei nei quali ha esposto, si ricordano: Palaexpò a Roma (1992-1999-2013), Scuderie del Quirinale a Roma (2000), County Museum, Los Angeles, USA (1987), Museum of Modern Art, Ostenda, Belgio (2001), GNAM a Roma (2004-2018), MART di Rovereto (2005-2023), MACRO a Roma (2013), Museo Ettore Fico a Torino (2021), Fondazione Stelline a Milano. Negli ultimi anni stringe un’intensa collaborazione con la galleria di Alessandro Bagnai.

Vittorio Sgarbi
È nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, professore ordinario di Storia dell’arte, accademico di San Luca, ha curato mostre in Italia e all’estero. È prosindaco di Urbino, presidente del MART di Rovereto, presidente della Fondazione Canova di Possagno, presidente di Ferrara Arte, commissario per le arti di Codogno, presidente del MAG – Museo dell’Alto Garda e presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi che conserva le sue opere. Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di Venezia. La serie di volumi dedicata al Tesoro d’Italia, una storia e geografia dell’arte italiana, comprende Il tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte (2013), Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo (2014), Dal cielo alla terra. Da Michelangelo a Caravaggio (2015), Dall’ombra alla luce. Da Caravaggio a Tiepolo (2016), Dal mito alla favola bella. Da Canaletto a Boldini (2017), Il Novecento. Volume I: dal Futurismo al Neorealismo (2018), Il Novecento. Volume II: da Lucio Fontana a Piero Guccione (2019). Tra le sue pubblicazioni più recenti, La Costituzione e la Bellezza (con Michele Ainis, 2016), Leonardo. Il genio dell’imperfezione (2019), Caravaggio. Il punto di vista del cavallo (nuova edizione 2021), Ecce Caravaggio. Da Roberto Longhi a oggi (2021), Raffaello. Un Dio mortale (2022), Canova e la bella amata (2022), Roma (nuova edizione 2022), Scoperte e rivelazioni. Caccia al tesoro dell’arte (2023), Michelangelo. Rumore e Paura (2023).

Elisabetta Sgarbi
Dopo 25 anni come editor e Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani, ha fondato nel novembre 2015, assieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La nave di Teseo Editore, di cui è Direttore Generale e Direttore Editoriale. È Presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni e Direttore Responsabile della rivista “linus”. Ha ideato, e da 25 anni ne è Direttore Artistico, il Festival Internazionale La Milanesiana – Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia Teatro Diritto Economia Sport Fumetto e linus – Festival del Fumetto, che giunge quest’anno alla sua terza edizione. Dal 1999 dirige e produce i suoi lavori cinematografici, presentati nei più importanti festival internazionali del Cinema. Nel 2020 ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia un film sul gruppo musicale Extraliscio, dal titolo “Extraliscio – Punk da Balera. Si ballerà finché entra la luce dell’alba”. Il film ha ricevuto il Premio Siae al talento creativo e il Premio FICE – Federazione Italiana Cinema d’Essais. Il suo film più recente è “Gatto e la casa dei fantasmi”, presentato nel 2023 al Torino Film Festival; alla fotografia di Nino Migliori ha dedicato due film, entrambi presentati in anteprima alla Festa del Cinema di Roma: “Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza (2022)”, selezionato per i Nastri d’Argento, e “Nino Migliori. La festa che rovescia il mondo per gioco (2023)”. Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni musicali che ha esordito producendo il doppio album degli Extraliscio “È bello perdersi”, che include il singolo presentato al 71^ Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera. Nel 2022 ha pubblicato insieme a Margutta 86 il singolo “È così” di Luca Barbarossa e Extraliscio, seguito dall’album di Extraliscio “Romantic Robot”. È Presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi che promuove la lettura, la diffusione della cultura e della conoscenza dell’arte. Per la sua attività culturale ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’Oro. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con sede a Ginevra. È membro, su nomina del Pontefice Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.

Quest’anno La Milanesiana, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, festeggia 25 anni con un’edizione straordinaria che dal 20 maggio attraversa l’Italia concludendosi il 9 agosto a St. Moritz in Svizzera, unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.
Il tema del 2024 è LA TIMIDEZZA (e i suoi contrari), l’arte di saper ascoltare e osservare il mondo, e i mondi degli altri, invece di farsi risucchiare in un turbine di attività e stimoli, rischiando di perdere
di vista ciò che è veramente importante. Ma anche i suoi contrari, l’istrionismo e l’estroversione. La Timidezza ama la pace, una chimera in un mondo dominato dalle Guerre. Il secondo argomento portante è il rapporto con la Natura, e in particolare con l’Acqua.
La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno arrossisce con grazia in aderenza al tema portante, rielaborata da Franco Achilli.