La diaspora dei marmi dei giardini della Venaria. Percorso musicale

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Domenica 8 ottobre alle ore 15.30 l’Accademia di Sant’Uberto e il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude in collaborazione con l’Associazione Govone Residenza Sabauda.

Sarà la corte del castello di Govone (CN) ad ospitare in un “percorso musicale” la “Diaspora dei marmi dei giardini della Venaria”, mirata alle sculture e ai bassorilievi pervenuti dalla Reggia alla residenza, in parte ancora presenti ed in parte andati nuovamente dispersi nell’asta pubblica del 1898.

L’evento, che avrà luogo domenica 8 ottobre alle ore 15.30, in collaborazione con l’Associazione Govone Residenza Sabauda, è realizzato dall’Accademia di Sant’Uberto e dai Suonatori di corno da caccia dell’Equipaggio della Regia Venaria con il supporto delle Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

L’accesso per l’evento è libero.

Le opere tuttora a Govone provengono in gran parte dalla Fontana di Ercole della Venaria, e ne costituiscono ora un caratteristico elemento architettonico e decorativo.

Si tratta di sculture della seconda metà del XVII secolo, quando la Venaria era ancora principalmente residenza venatoria. L’Equipaggio della Regia Venaria di suonatori di corno da caccia eseguirà alcuni brani musicali che accompagneranno l’esposizione della dispersione dei marmi. Le musiche sono quelle che hanno risuonato in quei luoghi nel corso delle cacce reali tra XVII e XVIII secolo e la loro successiva evoluzione performativa sino ai nostri giorni.

L’appuntamento è stato organizzato, poi, come ulteriore occasione per l’Accademia di Sant’Uberto per promuovere l’arte musicale dei corni da caccia, riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2020, una candidatura internazionale di Francia, Italia, Belgio e Lussemburgo. Per far conoscere tale arte, l’Accademia ha infatti avviato dal 2022 corsi di formazione specifici settimanali presso la sede operativa-musicale alla Venaria Reale (corte delle carrozze).

Per informazioni: info@accademiadisantuberto.it

Sito: www.accademiadisantuberto.org

L’Accademia di Sant’Uberto

L’Accademia di Sant’Uberto, nata nel 1996 come Associazione Percorsi, svolge la propria attività culturale di studio e ricerca nell’ambito del loisir di corte, in particolare presso la corte sabauda di Ancien Régime. La musica barocca rappresenta la principale attività dell’Accademia. Nel 1996 è stato creato l’Equipaggio della Regia Venaria di corni da caccia,per promuovere il recupero e promozione della reggia di Venaria, allora ancora in stato di abbandono, e nel 2002 il gruppo di ottoni della Scuderia, la cui denominazione ha origine

nelle corti di epoca barocca. Nel 2006 ha inizio la vera e propria attività concertistica di musica barocca, con le stagioni di “Musica a corte” presso la reggia di Venaria (2006-2008). Dal 2016 è stato avviato il “Progetto Barocco”, in collaborazione con il Liceo Classico Musicale Cavour di Torino, per la formazione di giovani studenti. I giovani musicisti ricevono dall’Accademia la dotazione di strumenti originali barocchi ed eseguono il programma insieme all’orchestra dell’Accademia di Sant’Uberto sotto la guidadi tutor. I concerti sono tenuti presso le residenze di Venaria Reale e della Palazzina di Caccia di Stupingi.

Parallemente l’attività della Comunità dei suonatori di corno da caccia si è sviluppata in collegamento con i suonatori d’oltralpe. Nel 2014 le comunità di Italia e Francia annunciarono presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi la decisione di avviare la candidatura UNESCO dell’Arte Musicale dei Suonatori di Corno da Caccia. Il processo si è concluso il 17 dicembre 2020 con l’iscrizione della pratica nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO (candidatura multinazionale: Francia, Belgio, Italia e Lussemburgo). In Italia l’iter della comunità dei suonatori dell’Accademia di Sant’Uberto, conosciuta come Equipaggio della Regia Venaria, è stato seguito dal referente della Comunità ed accompagnato fino all’atteso successo dal Ministero della Cultura, Servizio SG II UNESCO.