In occasione della mostra Alessandria Preziosa, che resterà aperta al pubblico fino al 6 ottobre 2024 al Palazzo del Monferrato ad Alessandria, si terranno tre appuntamenti di presentazione del progetto espositivo e del catalogo ragionato tra Torino, Roma e Milano.
La mostra, curata da Fulvio Cervini e realizzata in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, ha al centro la città di Alessandria e il suo territorio e ne racconta la civiltà creativa tra Cinque e primo Seicento, focalizzandosi in particolare sulle arti suntuarie, a ridosso dell’avvento del Manierismo internazionale negli anni della Controriforma cattolica. Si articola in sette sezioni composte da circa ottanta opere, in cui protagoniste sono le sculture in metallo prezioso, evidenziando il ruolo determinante svolto dalle arti suntuarie, dall’oreficeria alla toreutica, dall’arte degli armorari all’intaglio delle pietre dure, ma anche dipinti su tela e tavola e sculture in legno e marmo che meglio dialogano con le arti preziose. L’obiettivo della mostra è duplice: da un lato delineare l’avvento del manierismo internazionale foriero di un nuovo senso della realtà e della forma; il secondo focus del progetto è quello di mostrare e dimostrare come l’attuale territorio della provincia di Alessandria fosse luogo di una felice convergenza di forze e culture diverse, in cui influenze nordiche si misuravano con quelle provenienti da Firenze e Roma.
L’esposizione non termina all’interno della sale di Palazzo Monferrato, ma vuole essere itinerante e si estende in alcuni luoghi di cultura della provincia alessandrina, prima fra tutti la basilica di Santa Croce a Bosco Marengo con il Museo Vasariano, testimonianza del centrale rapporto di Giorgio Vasari col territorio. E proprio in occasione dell’anno vasariano, l’11 e 12 settembre a Torino si svolgerà un convegno, organizzato dalle Università di Torino e di Roma-Tor Vergata, dal titolo Giorgio Vasari e le vie della Maniera tra terre piemontesi e Roma. Ad esso prenderanno parte i maggiori studiosi italiani dell’opera di Vasari e nel programma dei lavori è stata inclusa una visita alla mostra a Palazzo del Monferrato e a Bosco Marengo presso il complesso monumentale di Santa Croce. Il 13 e 14 novembre a Roma si svolgerà poi la seconda parte del dittico, dedicato a Giorgio Vasari pittore, impresario e architetto.
A seguire si terrà una speciale presentazione del catalogo della mostra, realizzato dalla casa editrice SAGEP di Genova, presso il Castello Sforzesco a Milano tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre. L’ incontro milanese sarà dedicato a raccontare le scelte espositive e il lavoro di ricerca alla base di mostre recenti che hanno visto la collaborazione del Castello Sforzesco in veste di prestatore. Il catalogo della mostra Alessandria preziosa sarà presentato insieme a quello della mostra Autoritratto di Leonardo.
Il catalogo, edito SAGEP e impreziosito dalle splendide immagini del fotografo Enzo Bruno, si articola in sette sezioni di saggi, corrispondenti alle altrettante aree tematiche presenti in mostra: un’introduzione ai caratteri sperimentali del territorio del Piemonte sud-orientale nel secondo Cinquecento; il reimpiego di oreficerie medievali per una loro riattualizzazione; i progetti di Pio V per la chiesa di Santa Croce a Bosco Marengo; la lavorazione dei metalli e l’uso delle armature come sculture; Alessandria crocevia di arti e culture nella Lombardia spagnola; le arti preziose e le arti decorative a Casale tra Cinque e Seicento; la Tortona di Cristierna di Danimarca come laboratorio internazionale; la cultura artistica genovese nell’Oltregiogo.
A questi temi si aggiungono altri contributi specifici sui percorsi di tutela, ad opera dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, e un interessante riflessione dell’architetto Andrea Perin, responsabile di progetto di allestimento delle opere molto apprezzato. Complessivamente si tratta dei lavori di diciassette autori, molti dei quali sono anche componenti del Comitato scientifico della mostra, e tra i quali si contano, oltre a Cervini, docente di Storia dell’Arte medievale a Firenze, altri nomi di prestigio come, ad esempio, i fiorentini Riccardo Gennaioli e Cristiano Giometti, il piemontese Vittorio Natale e la docente di italianistica dell’Università di Cambridge, Helena Sanson.