Focus: al via gli speciali “UFO: I Casi Italiani”

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Dentro l’Etna c’è una base extraterrestre? È possibile che alcune persone vengano “possedute” da alieni provenienti da altre dimensioni dello spazio-tempo? Eugenio Siragusa, per anni, ha sostenuto di sì.

Occasione imperdibile per appassionati e detrattori, i tre speciali dedicati agli alieni di casa nostra realizzati da Skylight, titolati “UFO: i casi italiani”. I doc sono la proposta inedita di Focus per le serata del 14, 21 e 28 aprile, a partire dalle ore 21.20. Esperti qualificati, divulgatori, documenti rari, sono gli ingredienti del programma a cura del producer Fabio Fagone.

Nella prima puntata ci si pone un quesito assai estremo: è possibile che all’interno dell’Etna ci sia una base (segreta, obviously…) extraterrestre? E che alcune persone vengano “possedute” da alieni mutanti, provenienti da altre dimensioni dello spazio-tempo? Secondo un signore siciliano, sì.

Lo ha sostenuto per anni Eugenio Siragusa, la cui vita ebbe una svolta, tanto da entrare in contatto epistolare con l’allora comandante in capo delle Forze Alleate in Europa, Dwight Eisenhower, fino a vari incontri diretti con extraterrestri, che gli dettarono messaggi di pace e fratellanza per capi di Stato e uomini di scienza (cui risposero il capo di Gabinetto del Generale De Gaulle e Paolo VI, con un manoscritto). Erano gli anni Sessanta… so peace & love.

Vero è che, come afferma l’autorevole Adam Frank (docente di Fisica e Astronomia all’Università di Rochester, a Washington), la probabilità che tra i miliardi di miliardi di sistemi stellari presenti nel Cosmo, sia esistita una forma di civiltà tecnologicamente avanzata come la nostra è altissimo e che per Mulder e Scully the truth is out there, potente tagline del capolavoro seriale X- Files, un eccellente modo per farsi un’idea sullo state of art del tema unidentified flying object è seguire la nuova serie in onda di Focus.

UFO: CASI ITALIANI

Fino a oggi, in Italia si sono si sono verificate quattro ondate di avvistamenti: 1950: Nord Italia; 1954: Nord e Centro Italia; 1973: tutta Italia; 1978: varie parti dell’Italia, in particolare Adriatico e Sud. In totale, dal 1947 gli avvistamenti sono 18.500, di cui il 90% identificabile.

Caso di Vergiate: secondo alcuni ufologi italiani, il primo caso documentato di UFO in Italia risalirebbe all’11 aprile 1933, in una campagna presso Varese. Alcuni documenti dell’epoca dimostrerebbero che un presunto UFO sarebbe atterrato o si sarebbe schiantato nei pressi di Vergiate. In seguito al fatto Mussolini avrebbe creato il Gabinetto RS/33.

Avvistamento degli agenti delle imposte: una notte del mese di aprile 1937, intorno alle 2.00, due agenti delle imposte in perlustrazione nel quartiere napoletano di San Pietro a Patierno, vicino all’aeroporto di Capodichino, sentirono improvvisamente alcune grida, probabilmente di contrabbandieri. Uno degli agenti girò la torcia nella direzione della voce, illuminando un oggetto che si alzò da terra a forte velocità. Era dotato di luce propria, colore bianco-argenteo, fatto da due piatti capovolti di 25 metri di diametro circa con tre file di oblò dal quale usciva della fluorescenza. L’avvistamento durò circa 30 secondi, poi l’oggetto si diresse verso il Vesuvio con una scia di colore bianco-azzurro. Il caso emerse dopo 53 anni, in seguito al racconto di uno dei due agenti.

Avvistamento a Firenze: il quotidiano La Nazione di Firenze del 28 ottobre 1954 titolava: Filamenti di vetro cadono su città toscane dopo il passaggio di globi e dischi volanti – Il fenomeno osservato a Firenze da centinaia di cittadini le segnalazioni di Siena e di Prato – Sospesa la partita Fiorentina Pistoiese – I risultati dell’analisi fatta da un illustre docente universitario. I filamenti di vetro fanno riferimento alla bambagia silicea o capelli d’angelo, un materiale presente spesso in casi di avvistamenti UFO.

Incontro ravvicinato di Clusone: la mattina del 30 dicembre 1954 un campanaro di 62 anni stava percorrendo un sentiero in località Sommaprada, nel comune di Clusone, quando vide un oggetto volante a forma di sigaro sospeso a pochi metri dal suolo; un’estremità dell’oggetto era trasparente e il testimone vide all’interno due piccoli esseri vestiti di nero con una specie di casco. Passata la paura iniziale, l’uomo proseguì il cammino e dopo un po’ vide l’oggetto decollare.

Avvistamento di Latina: nel 1973, un aereo di linea dell’Alitalia partito da Roma e diretto a Napoli avvistò sopra Latina un misterioso oggetto rotondo color grigio. Due caccia dell’Aeronautica Militare decollarono dalla base di Ciampino e confermarono l’avvistamento.

Avvistamento di Caselle: ancora nel 1973, la sera del 30 novembre, venne avvistato un UFO nel cielo dell’aeroporto torinese di Caselle; l’oggetto venne osservato dai piloti di tre aerei in volo (un Piper Navajo, un DC 9 proveniente da Parigi e un DC 9 proveniente da Roma) e anche da personale a terra, tra cui gli addetti alla torre di controllo.

Incontro ravvicinato di Torrita: abbastanza conosciuto è l’incontro ravvicinato segnalato nel settembre del 1978 a Torrita, in provincia di Siena. Un giovane ha raccontato che la sera del 17 settembre stava tornando a casa in auto dopo una visita alla madre e all’improvviso il motore si è spento in aperta campagna. Subito dopo, l’automobilista ha visto davanti a sé un oggetto luminoso, da cui sono scesi due esseri di piccola statura che indossavano una tuta e un casco; i due si sono avvicinati alla vettura e dopo averla osservata attentamente sono tornati indietro e sono risaliti sull’UFO, che è ripartito. Un ragazzo che abitava con la famiglia in una casa di campagna poco distante ha riferito di avere visto alla stessa ora “una specie di piccolo sole rossastro”.

Caso Zanfretta: nel 1978 si è verificata anche la vicenda di Fortunato Zanfretta, caso più conosciuto e controverso di presunto rapimento alieno italiano. Ex metronotte genovese, Zanfretta ha dichiarato di essere stato rapito la notte fra il 6 dicembre e il 7 dicembre mentre svolgeva il suo lavoro presso Marzano, frazione del comune di Torriglia in provincia di Genova. Le esperienze si sarebbero poi ripetute nei due anni successivi; sottoposto a ipnosi ha raccontato di presunti alieni, chiamati Dargos, in procinto di invadere la Terra e di colonizzare l’Antartide. Il caso ha suscitato forti polemiche, anche per la sua presunta strumentalizzazione da parte degli ufologi e dei giornalisti.

Incidente del Musinè: sempre nel 1978, l’8 dicembre, alle falde del monte Musinè (in provincia di Torino) due giovani escursionisti videro una intensa luce; uno dei due dopo essersi avvicinato alla fonte luminosa scomparve. Il compagno, con l’aiuto di altri escursionisti trovati nei pressi del luogo della scomparsa, iniziò le ricerche dell’amico. Questi, dopo essere stato ritrovato in stato di shock e con una evidente bruciatura su una gamba, quando si fu sufficientemente riavuto dallo stato di trance riferì di essersi avvicinato a un veicolo di forma oblunga dal quale erano scesi alcuni esseri che lo avrebbero toccato e sollevato. Entrambi i testimoni soffrirono di congiuntivite per un certo periodo.