Super-eroe ante litteram, il prode Zorro è protagonista di un gustoso reboot, in onda da martedì 7 gennaio in prima serata – in prima visione assoluta ed esclusiva – su Canale 5.
Considerato uno dei primi eroi della cultura moderna, Zorro vive la doppia identità di vendicatore mascherato e di privilegiato figlio di un latifondista. L’impatto del personaggio creato da Johnston McCulley, nel 1919, è tale da aver ispirato le figure di tanti protagonisti dei fumetti USA, in particolare il mitologico Batman.
Sotto la celebre maschera di Zorro, quindi, si cela Don Diego de la Vega, aristocratico figlio unico di Don Alejandro de la Vega, il più ricco proprietario terriero della California. Il bel Diego ha imparato l’arte della spada all’università, in Spagna, e ha ideato il suo alter ego quando la California Spagnola (1769-1821) è caduta nelle mani di un dittatore. Nella grande hacienda di famiglia, dotata di passaggi segreti che conducono a una grotta, il giovane ha fissato il quartier generale del suo Zorro, e il nascondiglio del magnifico purosangue Tornado. E, per sviare i sospetti sulla sua identità, Diego ha deciso di coprire le sue doti di straordinario spadaccino fingendosi un pavido damerino, che gode delle mollezze della Los Ángeles dell’epocaefare la bella vita.
La serie – prodotta da Secuoya Studios e Amazon MGM Studios, composta da dieci episodi da 52’ – vede protagonisti Miguel Bernardeau, che interpreta Don Diego de la Vega alias Zorro (conosciutissimo, quale star della serie cult Élite); Luis Tosar, nel ruolo di Don Alejandro de la Vega (Miami Vice, Mr. Nice, Assassin’s Creed III); Paco Tous (Agustín “Mosca” Ramos, in La casa de papel); Peter Vives (Carlos Álvarez, in Velvet); Elia Galera (El Príncipe, El Cid), Cristóbal Fernández (Dani Rojas, in Ted Lasso).
SINOSSI
Nel 1834, tutti bramano il controllo della California: i vecchi colonizzatori; il governo appena insediato, che spera nel sostegno del Messico dopo aver servito la corona spagnola; gli oligarchi russi, che usano le loro società in combutta con gli americani; i francesi, che non vogliono rinunciare al controllo del ricco territorio; i neonati Stati Uniti d’America.
Le vittime di questa lotta sono sempre le stesse: i più deboli. I nativi indiani, alcuni dei quali vivono in condizioni di semi-schiavitù nelle missioni, e altri, liberi; i lavoratori messicani, sfruttati e privati dei diritti civili dal governo; gli immigrati di ogni etnia e origine, venuti in California in cerca di opportunità.
La speranza del Pueblo de Los Ángeles è riposta nella memoria di un eroe millenario, ora reincarnato nel giovane Diego de la Vega. Tempi nuovi richiedono nuovi eroi.
MIGUEL BERNARDEAU
Miguel Bernardeau è nato il 12 dicembre 1996, a Valencia, in Spagna. Il padre è il produttore televisivo Miguel Ángel Bernardeau e la madre è l’attrice Ana Duato. Figlio d’arte, Bernardeau ha studiato arte drammatica al Santa Monica College e recitazione all’American Academy of Dramatic Arts di Los Angeles, in California. Tornato in Spagna, l’attore ha iniziato a lavorare nella serie Élite, dove interpretava il ruolo di Guzman Nunier Osuna.
Molto popolare all’interno del Las Encinas, un prestigioso istituto di Madrid frequentato dai rampolli delle più ricche famiglie della Spagna, Guzman è il figlio adottivo di un ricchissimo uomo d’affari. Il giovane, scioccamente snob, mal sopporta gli studenti del college meno fortunati di lui: gli ricordano i genitori biologici, povera coppia di tossici…
Alla fine della quarta stagione del titolo Netflix, Bernardeau ha dato l’addio alla serie che l’ha reso famoso con un video-messaggio su Instagram (5.6 mln di follower). La consacrazione attoriale, e il plauso della critica, arrivano infine con il ruolo di Don Diego de la Vega.