Presso il negozio Biraghi di Piazza San Carlo a Torino sono disponibili le opere dell’artista Nicola Russo decorate dall’illustratore torinese Nicolò Canova. Biraghi devolverà Il 10% del ricavato delle vendite alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro
Torino, 29 febbraio 2024 – Il 29 febbraio è il giorno che non c’è, un’eccezione nel calendario che si ripresenta ogni quattro anni. A partire da questo pensiero, Nicola Russo ha invitato l’artista e illustratore torinese Nicolò Canova a immaginare sei TOH – le ormai iconiche opere d’arte – in un universo parallelo, dove il tempo scorre diversamente, dove il Torèt si rivela in tutti i suoi colori, dove il 29 febbraio diventa un giorno di festa universale: la festa delle diversità.
Da oggi le vetrine del negozio Biraghi di Piazza San Carlo a Torino ospitano le sei opere in limited edition firmate da Nicolò Canova. La Biraghi devolverà il 10% del ricavato della loro vendita alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo.
Biraghi sceglie così di continuare a valorizzare le eccellenze piemontesi, sia nella loro veste enogastronomica – con oltre 1.200 referenze della regione in vendita – che in quella artistica, rafforzando la collaborazione con l’artista Nicola Russo, che nell’agosto 2023 ha portato i primi TOH a occupare una delle tredici vetrine del negozio, con grande riscontro da parte di torinesi e turisti.
«Abbiamo scelto di aprire il negozio Biraghi in piazza San Carlo a Torino con l’obiettivo di renderlo un punto di riferimento per la città e una vetrina per le innumerevoli eccellenze che la nostra regione offre ai turisti» afferma Claudio Testa, Consigliere d’Amministrazione di Biraghi S.p.A. «La collaborazione con Nicola Russo rappresenta un esempio di come sinergie locali possano creare valore per la città, sostenendo la Ricerca e valorizzando l’arte e la bellezza».
Nicola Russo, artista e direttore creativo di Minimarket Studio, ha commentato: «Ogni anno durante il mese di febbraio mi chiedo sempre come sarebbe stato nascere il 29, il giorno che non c’è, un giorno forse magico, fuori dal tempo. Da qui l’idea di creare una serie speciale del TOH che potesse giocare con questo tema, e per farlo ho scelto di invitare Nicolò Canova, un’artista che stimo moltissimo umanamente e professionalmente. Ero certo che il tema avrebbe scatenato il suo pensiero creativo e il risultato sono 6 pezzi unici meravigliosi dedicati alle meravigliose diversità che ci circondano».
«Come artista» afferma Nicolò Canova «ho sempre amato le sfide creative; quella che mi è stata lanciata da Nicola Russo è stata entusiasmante. Il mio ragionamento, per ideare queste 6 opere in edizione limitata, è partito dal concetto di “tempo in più” che c’è nell’anno bisestile; sono 24 ore che diventano un’eccezione sul calendario. Ho immaginato un universo parallelo, dove il tempo scorre diversamente, dove il Toh si rivela in tutti i suoi colori, come fosse composto da sfumature, persone e ambienti onirici, diversi dall’ordinarietà del quotidiano. All’alba di questo mondo al di là del tempo, le anomalie, le eccezioni, le diversità, le irregolarità, gli errori, i difetti e le imperfezioni vengono riconosciuti nella loro dignità, in quanto sono gli ingredienti che ci fanno essere le singolarità uniche e irripetibili che siamo».
Gianmarco Sala, Direttore Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, ha aggiunto: «Siamo grati a Biraghi per essere nuovamente al nostro fianco con questa bella iniziativa. È grazie alla solidarietà di tante aziende, enti, associazioni e privati che la Fondazione continua a far crescere l’Istituto di Candiolo – IRCCS con nuovi spazi dedicati alla ricerca e alla cura, a disposizione di medici, ricercatori e soprattutto dei pazienti e delle persone a loro vicine, con l’obiettivo di curare sempre più persone e sempre meglio».
«È importante fare rete» sottolinea Andrea Bettarelli, Responsabile Fundraising e Comunicazione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro «per raggiungere importanti traguardi, tenendo sempre a mente quanto il legame con il territorio sia da sempre alla base del successo di Candiolo».