“In una regione che sta ampliando e differenziando le sue vocazioni, da quella manifatturiera fino a polo culturale e universitario, la cooperazione può dare il suo contributo rendendo attrattivo il Piemonte a chi qui vuole porre le sue radici attraverso nuovi modelli di politiche della casa, ad un welfare che sostenga le famiglie e le fasce di popolazione più anziane favorendo l’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale attraverso le comunità energetiche”. Per il presidente Dimitri Buzio sono questi gli obiettivi del futuro prossimo di Legacoop Piemonte che oggi al Museo del Risorgimento ha celebrato i suoi primi 50 anni.
Un futuro che parte da solide basi economiche: con 457 imprese cooperative, un valore della produzione di 5,5 miliardi di euro, pari al 3,7% del Pil, 780mila soci e oltre 30mila addetti, l’associazione conferma la sua importanza per l’economia del territorio regionale.
Nelle cooperative aderenti l’80% della forza lavoro è occupata a tempo indeterminato e il 70% è donna. Circa un piemontese su sei ha attivo almeno uno scambio mutualistico con una impresa associata a Legacoop.
L’incertezza sull’andamento dei costi energetici e di quelli delle materie prime, la difficoltà di reperire personale qualificato, e un lieve peggioramento dell’indebitamento che riflette l’aumento dei tassi di interesse e un allungamento dei tempi medi di incasso dei crediti sono le principali difficoltà riscontrate dalle imprese. Ciò nonostante, una cooperativa su 3 ha voluto confermare in crescita per il 2024 i propri piani di investimento. E una su due si ritiene soddisfatta della liquidità disponibile.
“I dati della nostra analisi annuale – spiega Buzio – dimostrano che nello scenario economico e sociale attuale le cooperative sono competitive, solide, che continuano ad investire e a creare occupazione e sono in grado di stare sul mercato senza venire meno a quei principi di democrazia che più di un secolo e mezzo fa ispirarono la nascita delle prima cooperativa proprio a Torino. Ecco perché guardiamo al domani con entusiasmo e con voglia di essere partecipi delle sfide che interesseranno l’economia e la crescita sociale del nostro territorio”.
La cooperazione, ad esempio, può aiutare la crescita dell’imprenditorialità sul territorio consentendo il ricambio generazionale e la conservazione di competenze professionali attraverso processi di rigenerazione come i Workers Buyout e con la capacità di saper fare rete, sia come filiera cooperativa che con partner pubblici e privati con cui creare un sistema virtuoso per lo sviluppo locale”.
La festa per i primi 50 anni di attività è stata l’occasione per valorizzare questa esperienza storica con la realizzazione del volume celebrativo “Un viaggio tra mercato e valori”, della mostra virtuale e interattiva su Prezi. Un percorso che ha portato anche alla riorganizzazione dell’archivio e della biblioteca: il materiale documentale è ora presente tra i fondi archivistici del Polo del ‘900, mentre il catalogo della biblioteca è consultabile nel database digitale del Servizio Bibliotecario Nazionale. Ugo Nespolo, infine ha realizzato cinque opere che rappresentano i valori e i principi cooperativi attraverso un’idea a colori di “serenità comunicativa” ricca di simboli: la Sacra di San Michele, la Mole Antonelliana, i segni della creatività e dell’operosità, la fiducia negli altri, il rapporto reale ed umano, allegria ed affetto, fino alla dominante del numero 50.
“Qui ci sono le nostre radici – conclude Buzio – che mettiamo a disposizione della comunità: radici che sono state la nostra forza nel passato e che lo saranno nel futuro per continuare a dare il nostro contributo a costruire una società più equa”.
Al termine dell’evento il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha consegnato a Legacoop Piemonte una targa per i 50 anni come riconoscimento di un “modello di impresa d’eccellenza per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”. Il presidente di Legacoop Piemonte Dimitri Buzio ha omaggiato il presidente Cirio con un’opera numerata realizzata da Ugo Nespolo per i 50 anni.
( art.tratto da :https://www.legacoop-piemonte.coop/ )