Jacopo Chieppa, chef e lievitista allievo di Mauro Colagreco, presenta la sua linea di panettoni d’autore in limited edition per il 2022.
“Il panettone è il dolce per eccellenza per gli appassionati di lievitazioni”, dice Jacopo Chieppa. “Per questo non potevo non cimentarmi con questa sfida natalizia. Oltre alla versione tradizionale, ho deciso di proporre un panettone più personale, con un abbinamento di gusti che lo renda unico e diverso dal solito”.
Il panettone è infatti disponibile in tre versioni:
il classico, che segue la ricetta tradizionale con arancia candita e l’aggiunta di un tocco ligure: l’uvetta sultanina viene infatti lasciata a bagno per circa due giorni nel vino Pigato;
il gianduia, con aggiunta di golosissimo cioccolato gianduia;
la speciale “Coccola”, una rivisitazione del panettone che omaggia nuovamente la Liguria, realizzata con una ricetta a base di olio extravergine d’oliva, olive candite, cioccolato bianco e limone candito.
I panettoni dello chef Jacopo Chieppa sono disponibili presso la sua pizzeria sul lungomare di Imperia, Kilo, e presso il suo nuovissimo ristorante Equilibrio, a Dolcedo.
Jacopo Chieppa, lo chef con la passione per i lievitati
Jacopo Chieppa non è uno chef come gli altri. Almeno, non lo è per la sua storia, che lo porta alla cucina con tempi strani e con un percorso diverso da quello che aveva immaginato in origine. Eppure questa strada inaspettata porta Jacopo Chieppa a lavorare fianco a fianco con lo chef numero uno al mondo, prima di iniziare la sua avventura in solitaria.
Jacopo non pensava di fare lo chef, ma la cucina era evidentemente nel suo destino. A partire dalla prima avventura all’estero dopo il diploma: Jacopo parte per Londra insieme alla sua compagna di vita, Melania, e lì cerca un lavoro che gli permetta di mantenersi. Finisce a fare il lavapiatti al Degò, un ristorante di fine dining a Oxford Circus, che proprio quell’anno ospitava la cena della The 50 Best Restaurants. Jacopo non sa molto di cucina, ma in quell’occasione conosce i migliori chef del mondo, e gli occhi iniziano a brillargli.
La seconda esperienza a Londra è in un fast food. Una tappa che può sembrare trascurabile nella storia di uno chef, ma che invece Jacopo considera fondamentale. “Lì ho imparato come funziona un’azienda che fa numeri e fatturato. L’attenzione alle tempistiche, ai conti, ai dettagli funzionali. Insegnamenti che sono fondamentali quando si ha sulle spalle un’impresa, prima ancora che un ristorante”.
Tornato in Italia dopo aver girato un altro po’ il mondo, Jacopo ha ormai ben chiaro che la sua strada e la cucina. Deve solo imparare il mestiere.
Gira per i ristoranti stellati della zona, implorando di fare uno stage. Ma ha poca esperienza alle spalle, e le liste di attesa sono lunghe. Finché, per una cena speciale, nel giugno 2016, non capita al Mirazur di Mauro Colagreco.
Mangia, ed è l’esperienza gastronomica migliore della sua vita. Sfrontato ma deciso, chiama il responsabile, e dice che non andrà via di lì se non avrà ottenuto uno stage.
Inizia così la nuova vita di Jacopo Chieppa, la strada per diventare quello che è oggi, uno chef con la passione per i lievitati.
Quello infatti diventa il suo compito al Mirazur, dove rimane anche dopo lo stage. Colagreco vede il suo potenziale, gli fa da mentore, lo fa capopartita, lo trasforma in uno chef.
Si fida di lui al punto da affidargli l’apertura del suo pop up “The K by Mauro Colagreco” a St Moritz, in Svizzera, dove Jacopo va a stare per un mese. Qui conosce anche Mauro Taufer, chef del Kulm Hotel, 5 stelle a St. Moritz. Lui, intuendo la sua voglia di crescere e le sue capacità, gli propone di seguire l’apertura del “The K by Tim Raue”, pop up gemello di quello di Colagreco firmato dallo chef Tim Raue, due stelle Michelin a Berlino.
D’accordo con Colagreco, Jacopo si prende il tempo per partecipare a questo nuovo progetto, in cui è capopartita dei secondi di carne e di pesce. Intrigato da un concept di cucina thailandese in Svizzera avviata da uno chef tedesco, Jacopo partecipa con dedizione all’apertura e, dopo soli sei mesi di lavoro, arriva per il ristorante la prima stella Michelin.
Torna al Mirazur forte di questa esperienza, e diventa responsabile della produzione di laboratorio: tutti i prodotti di panificazione passano da lui, e Jacopo continua a crescere nel mondo dei lievitati d’alta gamma.
È un periodo di grandi soddisfazioni: dopo tre anni che Jacopo è in quelle cucine, il Mirazur diventa il miglior ristorante del mondo, e Mauro Colagreco condivide quel suo enorme successo con tutto il suo staff, Jacopo compreso. Nel frattempo arriva anche la sua prima bambina, Adele, ed è tempo di fare delle scelte.
Jacopo vuole prendere la sua strada, ormai è certo che sia questo il mondo in cui vuole crescere. “All’inizio le carte non le avevo, ma ero riuscito ad arrivare fino lì con la fatica, con il lavoro, con la dedizione, ed era un grandissimo onore lavorare con i migliori”, racconta. Mauro Colagreco gli fa la proposta della vita, offrendogli di fare il junior sous chef. Ma Jacopo ci pensa: quella non era la scelta giusta per lui, per sua moglie, per la sua bambina appena nata.
Così, prende un’altra strada, in accordo con Mauro Colagreco, che gli augura il meglio e che lo supporta emotivamente nella sua nuova avventura, quella della pizzeria Kilo a Imperia (la foto di Mauro Colagreco all’inaugurazione è un ricordo carissimo per Jacopo).
Perché un aspirante chef di fine dining apre una pizzeria?
Perché la sua passione sono i lievitati, innanzitutto. Ma soprattutto perché Jacopo è un uomo pratico, misurato, che non dimentica gli insegnamenti imprenditoriali imparati nei mesi di lavoro nel fast food quando era poco più di un ragazzino. Jacopo ha bisogno di un progetto solido, che funzioni e che gli sia di supporto per arrivare là dove desidera arrivare, ad aprire il suo ristorante gastronomico.
Così lavora un imprenditore serio, assicurandosi di avere alle spalle le risorse necessarie per fare il prossimo passo. E così lavora Jacopo, che nel 2020 apre Kilo, sul lungomare di Imperia, una pizzeria di successo, fatta di una lievitazione di qualità, ingredienti selezionatissimi e tanta passione.
Kilo funziona, e nel 2022 permette finalmente a Jacopo di coronare il suo sogno: arriva finalmente il suo ristorante gastronomico, Equilibrio, creato all’interno di un antico mulino ristrutturato lungo le sponde di un torrente.
Così, inizia la terza vita di Jacopo Chieppa, chef del Ristorante Equilibrio.
Equilibrio è il ristorante gastronomico dello chef Jacopo Chieppa. Un luogo che vuole essere familiare e contemporaneo, che vuole tramettere amore per le materie prime, attraverso una cucina di carattere ma mai troppo sopra le righe e calore, attraverso le attenzioni di una sala giovane e vivace.
La cucina di Jacopo Chieppa è fatta d’istinto, di creatività, di passione per alcune materie prime. E di amore per un territorio, quello ligure, che sa esprimere prodotti straordinari – di terra e di mare – spesso dimenticati. L’olio, per esempio, che Jacopo mette al centro di moltissime preparazioni riportandolo a essere un ingrediente principe del piatto.
E poi la panificazione, grande passione di Jacopo, che sui lievitati ha costruito gran parte del suo percorso professionale, prima nelle cucine del Mirazur di Mauro Colagreco e poi nella sua pizzeria di Imperia, Kilo.
Così, per Jacopo è naturale che il pane sia al centro della sua proposta gastronomica, e non solo in senso figurato. Il Ristorante Equilibrio mette infatti a disposizione dei suoi clienti due diversi menu degustazione: Origini (65 euro) e Ego (75 euro). Il primo è più radicato al territorio, mentre il secondo è più personale e creativo. Il cuore di entrambi, però, è sempre la “Focaccia del contadino”, una Focaccia multicereale à partager, servita con burro di Normandia montato all’olio Evo Frantoio Sant’Agata. Un prodotto antico ma quanto mai contemporaneo, un cibo semplice ma prezioso, una focaccia accuratamente incisa e non tagliata, così che il gesto della condivisione inizi in cucina e finisca al tavolo.
La location scelta per Equilibrio non poteva che essere espressione di tutto questo: mentre immagina il suo primo ristorante gastronomico, Jacopo si imbatte in un vecchio mulino dismesso, e se ne innamora perdutamente.
Quel luogo, in cui per decenni si sono macinati grano, cereali, legumi e castagne, e a cui successivamente è stato anche annesso un frantoio per la produzione dell’olio, porta con sé tutti i significati che fanno di Jacopo lo chef che è. Pane, olio, acqua, storia, e una ruota che gira ancora, nonostante sia rimasta ferma tanto tempo. Il mulino è un luogo che prende dal passato per portare nel futuro. È vita, è movimento, è nutrimento.
È il luogo da cui Jacopo trae ogni giorno gli insegnamenti per costruire la sua idea di ristorazione, e servirla ai suoi clienti.
Kilo – la pizzeria di Jacopo Chieppa
Kilo è il primo progetto imprenditoriale di Jacopo Chieppa, che decide di mettere tutta la sua esperienza nel mondo della panificazione gastronomica in un locale dall’anima pop.
La pizza di Kilo è una rivisitazione della classica pala romana, realizzata con un impasto elaborato dallo chef Jacopo Chieppa.
Croccante ma con un cuore soffice, la pizza di Kilo viene guarnita con ingredienti di prima qualità, e proposta ai clienti in tre tipologie differenti: le pizze classiche, quelle moderne e quelle contemporanee, dove lo chef si diverte a realizzare dei topping più creativi e meno usuali.
Il risultato, in qualsiasi caso, è una pizza mai scontata, che mostra e dimostra tutta la passione dello chef per il mondo della lievitazione, maturata in anni di esperienza.
Un progetto di successo che ha permesso a Jacopo Chieppa – grazie anche al fondamentale aiuto del suo braccio destro Christian Brunengo – di crescere imprenditorialmente, per poi affiancare alla pizzeria il suo ristorante gastronomico a Dolcedo.
Equilibrio Ristorante Kilo pizzeria
Località Martin 13, Dolcedo (IM) Lungomare C. Colombo 188, Imperia
Telefono: 0183 684 685 Telefono: 0183 681213
https://equilibrioristorante.com https://www.facebook.com/kilopinseria/