Torino, 2 ottobre 2022. 10 mila persone in coda per ascoltare e riflettere sulla complessità del mondo, a partire dalla profondità della superficie comune, la pelle. La XVIII edizione di Torino Spiritualità, festival promosso e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori, è stato un grande successo di partecipazione e pubblici che mette in evidenza tutto il bisogno del ritorno alla normalità e di fare comunità intorno alla cultura. Tra giovedì 29 settembre e la giornata conclusiva di oggi, 144 incontri con 85 ospiti, italiani e internazionali, uomini e donne di culto, filosofe e filosofi, studiose e accademici, scrittrici e scrittori, pensatrici e pensatori, 6 laboratori esperienziali, 6 camminate spirituali tra Valle d’Aosta e Piemonte, circa 50 volontari per 13 location nel cuore della città, tra il Circolo dei lettori e il Museo nazionale del Risorgimento Italiano, le nuove Gallerie d’Italia e l’Aula magna della Cavallerizza Reale, la Chiesa di San Filippo Neri, la più grande di Torino, che ha accolto l’inaugurazione con Lilian Thuram e Padre Alex Zanotelli e l’incontro-evento con il Premio Nobel Orhan Pamuk di oggi pomeriggio. Tutti gli incontri sono andati sold out, certificando una 18.a edizione da tutto esaurito.
“La pelle è il primo spazio dove la vita ci viene a incontrare. E di vita, in questi quattro giorni di Torino Spiritualità, ne abbiamo incontrata davvero tanta: nella generosità degli ospiti intervenuti, nella disponibilità dei volontari, nell’attenzione appassionata del pubblico e della città. Siamo felici di questo affetto verso il festival e molto grati. Viene il desiderio di cominciare a lavorare subito per la prossima edizione!” commenta Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità.
“Una grande festa, piena di tutti i colori del mondo proprio come la pelle – protagonista di questa XVIIIa edizione di Torino Spiritualità. La pelle come cifra dell’identità, la pelle come confine del sé, la pelle come spazio della comunicazione, la pelle come tanto altro. Quanta felicità, quante scoperte, quante parole si sono scambiate in queste giornate: una specie di magia che ci aiuterà da domani in poi ad affrontare il presente, così complesso e minaccioso a volte, ma anche così capace di sorprenderci, talvolta” dichiara Elena Loewenthal, direttore della Fondazione Circolo dei lettori.
A ragionare intorno al tema della pelle, sono arrivati a Torino Orhan Pamuk per raccontare il suo nuovo romanzo Le notti della peste in libreria per Einaudi, Joshua Cohen, Premio Pulitzer 2022 per I Netanyahu (Codice edizioni), l’attore Fabrizio Gifuni, Luciana Littizzetto, che ha parlato di figli e genitori con il cantautore Niccolò Agliardi, la scrittrice Sabrina Efionayi, la giornalista Elena Goretti, Matteo Caccia conduttore di Storie di Rinascita su Radio24 e dalla ballerina e performer Lidia Carew. Il neurobiologo Stefano Mancuso è intervenuto con una lezione sull’epidermide vegetale: la pelle della terra, lo scrittore Paolo Nori con una lezione sulle sue due morti. Senza Pelle è il dialogo tra Vito Mancuso e l’artista e attore teatrale Alessandro Bergonzoni; Nicola Lagioia e Valeria Parrella hanno discusso di pelle nella letteratura, partendo da La Pelle di Curzio Malaparte e I Viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, mentre lo psicanalista e saggista Massimo Recalcati ha ragionato sulla sottigliezza della pelle. Lo scrittore olandese Jan Brokken e lo storico Carlo Greppi hanno dibattuto su I Giusti. Salvare la pelle degli altri, mentre di bellezza e canoni estetici ha ragionato la filosofa Maura Gancitano. Sui 18 anni di festival e i nessi tra corpo e spiritualità hanno discusso il monaco Enzo Bianchi con la fondatrice di Torino Spiritualità Antonella Parigi, insieme alla monaca induista Svamini Hamsananda Giri e la monaca zen Elena Seishin Viviani. Su stereotipi e immaginario sociale hanno ragionato anche il linguista Federico Faloppa, nella lezione Sbiancare un etiope e la scrittrice Ubah Cristina Ali Farah, confrontandosi con lo storico Francesco Filippi sulla nostra memoria coloniale. Di come l’epidermide sia stata rappresentata nella storia della pittura ha parlato Vittorio Sgarbi in una lectio magistralis, mentre Oliviero Toscani, fotografo che ha cambiato per sempre l’immaginario pubblicitario, ha presentato la sua idea di un Atlante fotografico della razza umana, insieme a Luca Beatrice.
Il teologo e sacerdote Luigi Maria Epicoco è intervenuto sul rapporto tra pelle e interiorità nella lezione La pelle dell’anima, mentre nell’intervento Una carezza sul mondo l’etologo Roberto Marchesini ha esplorato la dimensione della cura mettendo a confronto gli umani e gli animali. Di vite spese a prendersi cura della pelle degli altri e dell’esperienza della nave da salvataggio ResQ People ha parlato Cecilia Strada, insieme all’ex magistrato e saggista Gherardo Colombo, in collaborazione con il Festival delle Migrazioni. Cosa significhi entrare Nella pelle degli altri per raccontarla è stato l’oggetto della riflessione dello scrittore e reporter olandese Frank Westerman, in dialogo con l’antropologo Marco Aime. Il neuroscienziato Giorgio Vallortigara, invece, ha risposto alla domanda Perché non possiamo farci il solletico da soli? nella lezione dedicata a indagare i confini del sé, mentre di social network e dei loro effetti sulla percezione dei nostri corpi hanno conversato gli scrittori Vincenzo Latronico e Irene Graziosi, la content creator Petunia Ollister e la saggista Elisa Cuter.
Torino Spiritualità torna con la XIX edizione, nell’autunno 2023.