Torino – La grande mostra di Paul Gauguin al Mastio della Cittadella di Torino rinnnoda i fili dei viaggi dell’ artista attraverso il Diario di NOA NOA ed altre avventure Tahiti e la Polinesia, un sogno realizzato dal grande pittore francese.
La città subalpina si prepara ad accogliere un evento straordinario per gli amanti dell’arte moderna.
A partire dal 1° marzo e fino al 29 giugno 2025, ciò che rimane dell’ antico bastione cinquecentesco, perfettamente conservato, ospiterà una mostra dedicata a uno dei più grandi ed innovativi artisti di tutti i tempi.
Al centro della mostra, curata da Vincenzo Sanfo, c’è il celebre Diario di Noa Noa, scritto da Gauguin durante i suoi soggiorni a Tahiti. Attraverso le pagine di quest’opera, illustrate dalle splendide xilografie dell’artista, il pubblico potrà rivivere l’esperienza di Gauguin nelle isole polinesiane, un luogo che ha profondamente segnato la sua arte e la sua vita.
I lavori esposti, tra cui il dipinto ad olio “Tahitiana” e il raffinato acquerello “Paesaggio polinesiano con capanna”, ci trasportano in un mondo esotico e affascinante, dove natura e cultura si fondono in un’armonia unica. Grazie a una selezione accurata di opere, documenti e testimonianze, quindi, il pubblico potrà immergersi nell’universo creativo di Gauguin e comprendere le sue scelte artistiche e le sue passioni.
Oltre Tahiti: vengono approfonditi i molteplici volti di Gauguin, esplorando anche i momenti precedenti della ricerca artistica e di vita di Gauguin, come il suo soggiorno in Bretagna ( una realtà totalmente opposta a quella polinesiana ) che vide la sua adesione alla Scuola di Pont-Aven, una delle avanguardie artistiche più importanti del XIX secolo. In questo capitolo della mostra, il pubblico potrà ammirare anche opere di altri artisti come Émile Bernard, Maurice Denis e Maxime Maufra, tra cui la celebre serie Les Bretonnières di Bernard, un capolavoro che ha segnato l’apice dell’École de Pont-Aven.
Non mancherà un richiamo alla complessa e turbolenta relazione tra Gauguin e Vincent van Gogh. La frattura tra i due artisti, che condivisero un periodo di convivenza a Arles nel 1888, è narrata attraverso documenti, lettere e opere che rivelano le difficoltà di una breve esperienza comune, che avrebbe avuto, per uno degli attori, un epilogo tragico.
Un’esperienza immersiva che avvalendosi di prestiti dalla collezione francese del Musée des beaux-arts di Quimper, del Museo bretone Despiau-Wlerick, del MAGA di Gallarate e da collezioni private, non solo indaga l’evoluzione stilistica e tematica di Gauguin, ma ne racconta anche i sogni, i tormenti e le passioni caratterizzanti il suo percorso umano e artistico. L’esposizione rappresenta una rara opportunità per esplorare la vita di uno degli artisti più influenti sulla modernità, capace di cambiare il corso della storia dell’arte.
Il diario di Noa Noa e altre avventure sarà aperta, a partire dal 1° marzo, dal martedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 18:30, sabato, domenica e festivi dalle ore 9:30 alle ore 19:30. Biglietti in sede e online su Ticketone.it.
La rassegna è organizzata da navigaresrl.com
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ufficio stampa fabrizio kuhne