Questa sera, lunedì 27 gennaio, a “Quarta Repubblica” condotto da Nicola Porro su Retequattro, parlerà per la prima volta in tv Luigi De Matteo, ex vicebrigadiere dei Carabinieri che il 3 luglio del 2011 fu sequestrato e picchiato violentemente dagli antagonisti afferenti ai centri sociali in Val di Susa. L’uomo porta ancora sul corpo i segni di quei 30 minuti di terrore che gli causarono traumi e ferite tali da costringerlo a congedarsi dall’Arma. Per questi fatti nessun attivista fu condannato.
A seguire un’anticipazione dell’intervista che andrà in onda integralmente questa sera:
L’ex vicebrigadiere dei Carabinieri Luigi De Matteo racconta: «Ci buttavano addosso di tutto, acido, bombe carta, pietre. Fui raggiunto da una pietra e cascai. Da quella caduta non capii più niente: mi arrivarono sprangate, calci e mi tirarono nel bosco, dietro una roccia. Poi lì mi hanno finito con sprangate, mi denudarono, mi tolsero il casco e la pistola. E infatti ho i segni: i denti spaccati, il timpano rotto, un occhio da cui continuo a vedere abbagliato, un continuo mal di testa, bruciature di acido perché ci è arrivato di tutto addosso. Ho ancora i segni evidenti anche sulle gambe. Io con quella storia ho perso tutto».