Sperlari: un’Icona del torrone italiano

Seleziona la lingua/Traduci

Sperlari è un nome che evoca immediatamente la dolcezza e la tradizione del torrone italiano. Fondata nel 1836 a Cremona, la città famosa per i suoi violini e il suo torrone, Sperlari è diventata un simbolo di qualità e artigianalità nella produzione di dolci.

La leggenda narra che il torrone sia stato servito per la prima volta nel 1441 in occasione del matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza. Da allora, Cremona è diventata la capitale del torrone, e Sperlari è stata una delle prime aziende a industrializzare la produzione di questo dolce tradizionale.

La produzione del torrone è un’arte che richiede attenzione e precisione. Sperlari segue un processo che combina tecniche tradizionali con nuove tecnologie per garantire la massima qualità del prodotto.

I principali ingredienti del torrone classico sono: mandorle e nocciole che conferiscono croccantezza e sapore,

miele: utilizzato per addolcire naturalmente il torrone.albume d’uovo: conferisce morbidezza e struttura al prodotto,

zucchero: essenziale per la caramellizzazione e la consistenza.

Nel processo di preparazione le mandorle e le nocciole vengono tostate accuratamente per esaltarne il sapore. Gli ingredienti vengono cotti lentamente in una grande caldaia, mescolati con miele e albume d’uovo. Il composto viene versato in stampi e lasciato raffreddare, per poi essere tagliato nelle forme desiderate. Il torrone viene confezionato con cura per preservarne la freschezza e la fragranza.

Oggi, Sperlari non è solo sinonimo di torrone, ma anche di altri prodotti dolciari come caramelle e cioccolatini. Tuttavia, il torrone rimane il cuore della produzione, con varianti che includono il torrone morbido, quello ricoperto di cioccolato, e le versioni senza zucchero per chi cerca una dolcezza più leggera. Sperlari continua a innovare pur mantenendo un forte legame con la tradizione. L’azienda investe continuamente in ricerca e sviluppo per migliorare i suoi prodotti e soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione.

di Bruno Musso