“Le Iene”su Italia 1, chi finanziava orge e prostituzione, il passato di Spano neo-capo gabinetto del ministro Giuli

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Com’è finita la storia risalente al 2017 dello scandalo delle “orge e prostituzione finanziate da Palazzo Chigi” per 55mila euro in realtà destinati al contrasto delle discriminazioni sessuali e razziali? Che ruolo ha oggi chi, a quel tempo, aveva deciso di finanziare un’associazione “culturale” LGBT che organizzava anche sesso a pagamento e di cui era socio? Ha sbagliato Giorgia Meloni allora o il ministro della cultura oggi? Sono queste le domande poste da Filippo Roma nel servizio andato in onda a “Le Iene”, ieri sera, in prima serata, su Italia 1, e visibile al linkhttps://www.iene.mediaset.it/video/roma-chi-finanziava-orge-e-prostituzione-oggi-e-capo-di-gabinetto-_1351035.shtml.

I fatti: Sette anni fa Filippo Roma si occupò del caso Unar, l’Ufficio Nazionale della Presidenza del Consiglio antidiscriminazioni razziali, che in quegli anni aveva assegnato 55mila euro ad Anddos, l’Associazione Nazionale contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale. Attraverso una segnalazione anonima era emerso che all’interno dell’associazione si svolgevano prevalentemente attività sessuali, atte persino ad incentivare la prostituzione. La moltitudine di polemiche sollevate dopo la messa in onda del servizio aveva portato alle dimissioni dell’allora direttore dell’Unar, Francesco Spano, socio dell’Anddos. Dell’inchiesta tv Spano, ai tempi, diceva: “Questo, come si può comprendere, è una totale assurdità che non ha alcun fondamento. E questa vicenda così squallida, così veramente da macchina del fango…”, intentando poi una causa nei confronti de Le Iene e avanzando accuse di diffamazione, lesione della propria reputazione, dignità, onore e riservatezza. Addebiti che a maggio 2024 il Tribunale di Grosseto ha rigettato, condannandolo a risarcire circa 30mila euro al programma in vista del fatto che, scrive il giudice: “Le notizie narrate nel servizio sono, nella sostanza, vere; All’epoca dei fatti, erano riconducibili all’Anddos diversi circoli, tra i quali ve ne erano sicuramente alcuni in cui venivano – di fatto – praticate attività illecite, ed in ogni caso non conformi all’oggetto sociale ed allo scopo non lucrativo dell’associazione, segnatamente episodi di sesso, sia libero che a pagamento, praticati in tali circoli, episodi chiaramente rappresentati nei numerosi stralci dei filmati riportati nel servizio; Lo SPANO risultava, all’epoca dei fatti, socio dell’Anddos, posto che lo stesso attore ha dato atto di aver presentato formale istanza di cancellazione all’Associazione, proprio a seguito della forte risonanza mediatica avuta dal servizio trasmesso da “Le Iene”.”. 

In questi giorni l’avvocato Spano è tornato a far parlare di sé per essere stato nominato Capo di Gabinetto di Alessandro Giuli, neoministro della Cultura. La nomina sta sollevando molti commenti, soprattutto tra giornalisti e sostenitori del centrodestra. Questo perché Giorgia Meloni, allora all’opposizione, si era espressa sul caso: “Non un euro in più delle tasse degli italiani deve essere buttato per pagare lo stipendio a dei signori, come il direttore dell’UNAR Spano, che assegnano decine di migliaia di euro di soldi pubblici ad associazioni di cui sono soci.”. Tra i commenti del mondo del giornalismo quello di Nicola Porro: “La cosa pazzesca è che questo signore aveva finanziato un’associazione dove si trom**** a pagamento. A me va bene tromb*** a pagamento, tromb**** anche gli alberi, fate quello che ca*** vi pare ma poi mi dovete spiegare come un governo di destra si mette come capo di gabinetto di un ministro di destra uno che la destra all’epoca lo considerava inopportuno.”. Poi si chiede: “O avete detto una ca**ata prima quando questo qua lo consideravano una specie di reietto o stanno sbagliando oggi mettendogli il gabinetto più importante della cultura in Italia che è quello di Giuli. Ma insomma me lo dovete spiegare.”

Nel servizio andato in onda ieri Giuli ha risposto a Filippo Roma: 

Filippo Roma: Senta, una domanda. Quando sollevammo il caso Unar la Meloni tuonò con un post: “Non un euro di più delle tasse degli italiani deve essere buttato per pagare lo stipendio del direttore dell’Unar Spano”. Ci spiega perché oggi invece i soldi delle tasse degli italiani possono essere spesi tranquillamente per pagargli lo stipendio in qualità di Capo di Gabinetto del suo Ministero?

Alessandro Giuli: Perché è un bravissimo tecnico. Grazie, buona giornata.

Filippo Roma: Ma lei non sapeva che aveva stanziato 55mila euro a un’associazione nei cui circoli, si svolgeva attività di prostituzione? Era pure socio!Lei ci ha detto che Spano è un bravissimo tecnico. Allora era la Meloni che si sbagliava a suo tempo quando ne chiedeva a gran voce le dimissioni?

Alessandro Giuli: Era un’altra era geologica, a quell’epoca, chissà, magari anche io con quegli elementi sarei stato più feroce di Giorgia Meloni, può succedere che le persone cambino.

Filippo Roma: Ah lei ha puntato sul cambiamento.

Alessandro Giuli: Oggi c’è un buon tecnico al servizio di un governo di centrodestra e siamo tutti contenti.

Filippo Roma: Però delle due l’una: o s’è sbagliata la Meloni o ha preso un abbaglio oggi lei.

Alessandro Giuli: No, si è sbagliato allora tutto il circo mediatico, voi compresi. Visto che poi non è stato trovato alcun rilievo da parte della Corte dei conti.

Filippo Roma: Sì, perché il finanziamento è stato annullato in seguito al nostro servizio. Fosse stato per Spano il finanziamento sarebbe andato in porto, ha capito sì? 

(Giuli prova a cambiare argomento chiedendo all’inviato di mandare un abbraccio alla conduttrice Veronica Gentili dopo la recente scomparsa del papà, ndr).

Filippo Roma: Tra l’altro Spano ci ha fatto causa e ha pure perso. Il giudice l’ha condannato a risarcirci per 30mila euro quindi le cose che abbiamo raccontato evidentemente erano veritiere.

Alessandro Giuli: Non ho niente contro il vostro lavoro, ricordatevi però anche il testo della sentenza. Che cosa dice la prima parte della sentenza, la farete vedere?

(Ndr.) A cosa faccia riferimento il ministro Giuli quando parla di “prima parte della sentenza” non è chiaro. Per fugare ogni dubbio è possibile leggerla, per intero, al link: https://www.iene.mediaset.it/2024/news/sentenza-promossa-da-francesco-spano-contro-reti-televisive-italiane-s-p-a-_1350778.shtml.

Filippo Roma: (…) Un’ultima curiosità, ma questa scelta è stata ispirata dal pensiero solare?

Alessandro Giuli: Guardi il pensiero solare è una citazione di Albert Camus, che hanno colto tutti i giornali il giorno dopo, compresi quelli tedeschi. Il pensiero solare è una cosa bella, è l’uomo in rivolta di Albert Camus.

Filippo Roma: E lei si è fatto ispirare da questo pensiero solare nella nomina di Spano?

Alessandro Giuli: Anche voi dovreste farvi ispirare dal pensiero solare!