È un lungo percorso, quello che stanno compiendo assieme il Banco Alimentare del Piemonte e Raspini S.p.A. Percorso che viene riconosciuto, grazie alla nomina ricevuta dall’azienda di Scalenghe, come “Donatore dell’anno”.
Consegnato nello stabilimento dell’azienda di Viotto – Scalenghe – nelle mani della presidente Tiziana Raspini, il premio “Donatore 2023” è un riconoscimento assegnato a chi, per costanza nel tempo e generosità, rende possibile la missione di sostegno messa in atto dal Banco Alimentare, a favore delle persone indigenti del Piemonte. Un ringraziamento tangibile per chi, nel corso dell’anno, è stato particolarmente vicino all’organizzazione no profit che, va incontro ai bisogni sempre maggiori di ampie fasce della nostra popolazione
Per Raspini aver ricevuto questo premio è stato un vero onore, ma anche testimonianza di un cammino intrapreso al fianco dei volontari del Banco Alimentare. Un percorso fatto di attenzione nei confronti delle persone, che diventa aiuto concreto: nel corso del 2023 Raspini ha infatti donato più di 800 kg di prodotti.
La nomina a “Donatore 2023” rappresenta per Raspini un ulteriore stimolo a mettere in atto e proseguire sul solco della filosofia aziendale che l’accompagna fin dalle sue origini, così legate alla terra e al mondo rurale, che ha nella lotta allo spreco uno dei suoi principi fondamentali. Lo stesso principio che accompagna i volontari del Banco Alimentare, che, presenti da oltre 30 anni nella nostra Regione e portando avanti la loro attività con serietà e impegno, contribuiscono a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sullo spreco di risorse alimentari. È inoltre opportuno sottolineare che donare, oltre a diminuire gli sprechi, ha anche il potere di ridurre l’accumulo di alimenti nelle discariche, con effetti positivi anche dal punto di vista ambientale.
Raspini infine condivide uno dei principali messaggi del Banco Alimentare che da sempre pone al centro del proprio agire la persona – concreta, unica, irripetibile – secondo il principio educativo del “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.